Non so se avete mai sentito parlare dei metrosessuali(o forse è meglio parlare dello stile metrosessuale, composto delle parole metropolitano e eterosessuale), anzi, sinceramente neanch’io avevo mai considerato la cosa come un fenomeno di costume vero a proprio, ma devo ricredermi, gli esempi, sopratutto sulle nuove generazioni sono tanti e anche molti amici della mia età ne sono un esempio.
Non vorrei apparire come un bigotto conservatore, per me ognuno può vestirsi e comportarti come piace e pare, però è un po’ di tempo che mi frulla in mente l’idea di scrivere un articolo del genere.
Ne parlavo un po’ di tempo fa anche con dei miei cugini/e e anche loro mi hanno riferito che se ci si mette davanti ad un centro cosmetico o si va a fare un giro per negozi si nota che oltre alle ragazze/donne si può notare un afflusso non indiscreto di ragazzi (e pochi adulti) curatissimi, abbronzati (100% lampada UVA) e talmente depilati da far invidia a Claudia Shiffer.
Mi sono detto, “sono mode”: depilarsi, pettinarsi col ciuffetto “emo”, andare in giro per negozi a compare il vestitione da 500€ per far vedere che sia hanno soldi e gusto (ahahahahaha), è tutta una moda passeggera.
Poi ci ho pensato un attimo e mi sono accorto che come moda sembra aver preso veramente piede, anche ragazzini di 16-17 anni affollano palestre, solarium, centri estetici e boutique delle grandi città, senza distinzione tra neri, bianchi, blu o rossi.
Di certo dietro a questo “style nouveau” dell’uomo moderno è stato “concimato” ben bene dal bombardamento mediatico e dai modelli di “figo” che si stanno affermando da 10 anni a questa parte (primi tra tutti i componenti delle boy-band anni ‘90).
L’industria cosmetica e della moda (mai viste le pubblicità di Dolce&Gabbana, Moschino e Calvin Klein sui giornali?) di certo è ben contenta di ingrossare il proprio fatturato allargando lo spettro dei prodotti una volta riservati principalmente alla cura ed all’aspetto del corpo femminile a quello degli uomini.
Che sia solo un ritorno al narcisismo decadente di fine ottocento riveduto e corretto in chiave globalizzata ?
Mah… secondo voi “l’omo ha da puzzà”, come dicono a Roma, o siete più inclini allo “style nouveau” dell’uomo del domani?