Trama. Benjamin Gates, lo scopritore del tesoro dei templari, si trova in un’aula universitaria con il padre a parlare di John Wilkes Booth, l’assassino del presidente Lincoln, e delle pagine del suo diario strappate e andate perdute. Ad un tratto un certo Mitch Wilkinson rivela e mostra una delle pagine smarrite in cui si accusa come complice di Booth niente meno che Thomas Gate, il bisnonno di Ben. Quest’ultimo per salvare l’onore della famiglia e risolvere un altro mistero decide così andare alla ricerca della verità sull’assassinio del presidente Lincoln. Messa insieme la vecchia e collaudata squadra (di cui fanno parte Abigail e Riley) e con il fondamentale aiuto dell’intrepido padre, Ben da inizio ad una nuova e pericolosa avventura che lo porterà a risolvere, girovagando per il globo, altri e incredibili misteri della storia.
Recensione. Nel 2004 Ben Gates per la prima volta appariva sui grandi schermi grazie alla pellicola Il mistero dei templari e riusciva ad avere subito un grande successo. Dopo 3 anni e tanta attesa lo scopritore di tesori torna per risolvere un nuovo mistero. Lo si era lasciato ricco e famoso alla prese con la bellissima Abigail Chase e un castello fiabesco. Lo ritroviamo invece accanto a suo padre a parlare di Lincoln e del suo assassinio, solo anche se conosciuto da tutti. Mentre con Abigail il rapporto appare finito e ognuno sembra alle prese con la vecchia vita, Riley si improvvisa scrittore ma con scarso successo. Questa volta non è tanto in discussione la reputazione di Ben, quanto quella del suo bisnonno, accusato di aver partecipato all’omicidio del 16° presidente americano. Per Gates si tratta di un terribile affronto, di una storia totalmente diversa rispetto a quanto viene tramandato in famiglia e che deve essere sconfitta dalla verità storica. Lui e suo padre tuttavia non possono fare tutto da soli e quindi diviene necessario fare ricorso ai vecchi compagni d’avventura. Questa volta però l’intera famiglia di Ben viene assoldata per la rischiosa impresa. E così, riprendendo lo schema già collaudato nel precedente episodio, con un cattivo sempre pronto a colpire alle spalle, di indizio in indizio si giungerà a svelare il mistero finale. Nella pellicola si parte da un fatto storico per giungere a un finale sorprendente.
Il nuovo Indiana Jones?
Ben Gates rappresenta l’archeologo moderno che usa la tecnologia assieme a grandi qualità personali per trovare gli indizi che si celano attorno a noi. La sua storia non è quella presente nei libri di testo ma quella più fantasiosa e romantica costituita da tesori sepolti, misteri avvolti nella leggenda e enigmi all’apparenza indecifrabili. Le leggende nascondono verità e nulla è come sembra. Ben infine non ha paura di seguire quello in cui crede, anche se sembra un’idea uscita dal cervello di un pazzo. Impossibile non paragonarlo a Indiana Jones _o a Lara Croft_. Egli può sembrare diverso, non è affascinante nè fortunato con le donne e usa la violenza solo quando necessaria, ma possiede la stessa indole avventurosa, la stessa voglia di scoprire la verità e di lasciare all’umanità i reperti archeologici rinvenuti. Ancora possiede numerose spalle che l’aiutano nelle sue avventure (ad es il rapporto con Riley lo fa sembrare un personaggio fumettistico stile Tex o Zagor per intenderci) ed inoltre è scanzonato e simpatico, anche se molto testardo e pieno di sè. Insomma un nuovo grande personaggio che si affianca a quelli precedenti, ma che non ne costituisce una copia, ma solo, se si vuole fare un paragone, un’evoluzione (senza togliere fascino al mitico Indiana o alla seducente Lara Croft).
La pellicola, invece, parte lentamente per poi prendere ritmo e slancio man mano che la trama si infittisce e si complica. I personaggi sono gli stessi con poche eccezioni : la presenza di un nuovo antagonista per la famiglia Gates e la comparsa di Emily Appleton, esperta di antichi idiomi e arrabbiatissima con Patrick Gates, suo ex marito nonché padre di Ben. Non manca l’avventura e il divertimento, si passa da un folle inseguimento per le vie di Londra ad un intricata e pericolosissima città sepolta (Tomb Raider docet). Il tutto con un gruppo che non fà a meno di ricorrere all’ironia, alle battute e su intensi battibecchi tra persone che non possono fare a meno di odiarsi ma allo stesso tempo amarsi. Certo non mancano situazioni irreali e illogiche (rapimenti di presidenti, tour per il mondo in poche ore, distruzioni senza colpevoli, indizi banali o all’opposto assurdi che solo Ben sa risolvere) ma è evidente che lo scopo del film è non tanto essere reale quanto piuttosto divertire.
Che cast…
Infine grande cast per Il mistero delle pagine perdute. Nicolas Cage, alias Ben Gates, torna in quello che è già stato il suo ruolo anche se non mancano luci ed ombre (alcune sue battute infatti non strappano altro che qualche sorriso). C’è poi Diane Kruger(a lato), la bella, affascinante e intelligente Abigail Chase, che ha con Ben, come già avviene nel precedente episodio, un rapporto conflittuale. Poi Helen Mirren, fresca di oscar per il suo The Queen; Ed Harris, nel film un cattivone che agisce in tal modo solo per necessità (il suo infatti è un personaggio intrigante ma che riceve poca attenzione); Harvey Keitel, il mercante di pietre e tanti altri ancora.
Concludendo un film per tutta la famiglia che così può trascorrere quasi 2 ore di bel cinema (togliamo i primi 20 minuti) senza accorgersene.
Il Gorgonauta.