Forbes, la rivista statunitense di finanza ed economia, famosa anche per le sue classifiche e graduatorie (ad esempio quella stilata annualmente sugli uomini più ricchi del globo), ha classificato le città più sporche del pianeta sulla base di alcuni parametri come inquinamento, qualità della sanità pubblica, pulizia della città e disponibilità d’acqua traendo spunto dal Quality Life Report 2007, un rapporto che studia ed elenca le condizioni di vita in 215 capitali del mondo. Punto di riferimento per tutte le città New York, a cui è stato assegnato un punteggio di 100 nell’indice di Salute e Igiene.
Ecco in negativo le prime 10.
Al primo posto Baku, capitale dell’Azerbaigian, con punteggio 27,6 nell’indice di salute, a causa degli impianti petroliferi e delle attività ad essi collegati. Risultato? Inquinamento atmosferico e marino allarmante. Al secondo ecco Dacca, Bangladesh, città da 10 milioni di abitanti dove l’acqua pulita sembra un miraggio a causa di batteri e sostanze tossiche (punteggio 29,6). Terzo gradino del podio per Antananarivo, Madagascar, la quale ottiene un 30,1 in classifica.
Quarto posto riservato a Port-au-Prince, capitale di Haiti. Anche qui l’acqua è inquinata e la carenza di controlli e di norme a tutela sia della salute che della sicurezza pubblica rendono la città un luogo pericoloso ed insicuro. Quinta piazza per Città del Messico, Messico, dove l’aria è irrespirabile per gran parte dell’anno a causa dell’altissimo livello di smog. Sesta posizione per Addis Abeba, Etiopa, dove mancano adeguati programmi sanitari che assieme all’inquinamento idrico causano un’alta mortalità infantile.
Settima Mumbai, India, la quale ha attraversato un fase di declino economico. Sorprendente ottavo posto per Baghdad, capitale dell’Iraq (poteva mancare?) dove la sporcizia dell’aria e dell’acqua si aggiunge all’instabile situazione politica e militare. Nona piazza per Almaty, Kazakistan. Qui allo sviluppo economico legato al petrolio non si è accompagnato una gestione razionale dei rifiuti. Infine chiude la graduatoria Brazzaville, Congo, dove l’inquinamento e la poca disponibilità idrica si mescolano alla povertà dei suoi abitanti.
Seguono N’Djamena (Ciad), Dar es Salaam (Tanzania), Bangui (Repubblica Centrafricana) e Mosca. La città invece più pulita? E’ Calgary, in Canada, con un bel 131,4.
Evidente che le metropoli più sporche al mondo si trovano nei paesi più poveri del pianeta, dove l’arretratezza economica e la povertà contribuiscono al fenomeno elo perdurano. Instabilità politica, corruzione e guerre completano il già triste quadro, nella speranza che esso muti al più presto.
Presto sull’atomo altre speciali classifiche.
Il Gorgonauta. (Fonte principale per l’articolo Virgilio).