Solo un quarto degli italiani si godrà una vacanza quest’estate. Il calo del turismo è drastico, considerando che l’anno scorso era partito circa il 68% dei connazionali. Inoltre, più della metà di coloro che partiranno soggiornerà in media una settimana, mentre solo l’1% potrà permettersi quasi un mese di relax.
Secondo l’Adoc (associazione italiana per la difesa e l’orientamento dei consumatori) è boom dei viaggi a rate. “L’indebitamento per le vacanze sta divenendo una pratica diffusa, in crescita di circa il 2-3% rispetto allo scorso anno, per un importo medio di 1500 euro – afferma Pileri presidente dell’Adoc - sia i viaggi, che i gli alberghi e i ristoranti oggi vengono pagati a rate”. Con il rischio, elevato, che il relax di una settimana si tramuti in un sacrifico economico troppo oneroso da sostenere durante il resto dell’anno, visto che gli interessi arrivano anche fino al 24%.
Negli ultimi sei anni gli alberghi e ristoranti italiani sono usciti dal mercato – in base a quanto afferma Adoc -e gli altri paesi del Mediterraneo, soprattutto Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia e il Nord Africa, persino la costa francese, più accessibili da raggiungere anche grazie ai low-cost e ai last minute, offrono soluzioni di soggiorno e ristorazione ad un costo pari alla metà o ad un quarto di quelle italiane, con un’offerta qualitativamente migliore.
Tutto ciò è davvero un peccato perché abbiamo la fortuna di disporre della più bella meta mondiale se consideriamo bellezze artistiche, naturali, culturali,folkloristiche ma non sappiamo venderci.
Non dobbiamo dimenticare che il turismo contribuisce per circa l’11% del PIL però bisogna smetterla di considerare il turista come il pollo da spennare perché nell’era di internet la migliore pubblicità nel turismo rimane il passaparola.
Confrontando i prezzi delle sdraio in Italia con quelle di altri paesi come la Spagna, la Germania, la Croazia si può notare un prezzo superiore anche di 3 euro, in Italia una sdraio costa in media 7 euro in Spagna 4.
Non mi resta che augurarvi buone vacanze (per quei pochi che se le potranno permettere) e sperare che l’Italia torni a diventare protagonista del turismo perché con maggiore impegno e integrazione da parte di tutti si può tornare ad essere i numeri 1.
Radio Rebelde