Sempre sulla cresta dell’Onda
Presentato in esclusiva al Google I/O 2009 tenutosi a San Francisco pochi giorni fa, Google Wave viene descritto dai suoi creatori - i fratelli Rasmussen, già i padri del famosissimo Google Maps - come una finestra sul futuro delle comunicazioni su web.
Che servizio poteva mancare che coagulasse le già fittissime trame che legano tra loro gli utenti della rete delle reti?!
L’email fu inventata addirittura 40 anni fa, poco dopo iniziarono a fare capolino i primitivi servizi di IM(Instant Messaging) fino ad arrivare all’odierna foresta di servizi che permettono ad ognuno di noi di lavorare e tenersi in contatto con amici e colleghi come Blog, Wiki e Forum, fino ad arrivare ai recentissimi Social Network.
L’uovo di colombo ideato dagli R-bros - il già citato Google Wave - è tanto semplice quanto di difficile realizzazione: una piattaforma unica che fonde tutti questi metodi di comunicazione in un solo servizio che permette ai suoi utenti di tenersi in contatto, chattare, inviare messaggi offline, aggiornare blog, condividere foto, musica, video e perfino lavorare simultaneamente sugli stessi documenti di lavoro.
Impossibile? No, Google Wave!
Ondaaaa su Ondaaaa…
Ma cosa sono queste fantomatiche onde che danno il nome al neonato servizio di casa Google?
E’ presto detto: se fino ad ora abbiamo distinto email da messaggi istantanei e da articoli di un blog, ora tutti questi contenuti potranno essere gestiti come dei flussi che connettono uno o più utenti a tanti altri, in un unica e comoda soluzione integrata.
Quando si instaura un qualsiasi tipo di comunicazione tra due utenti, viene creata un onda (wave), su quest’onda possono essere scambiati messaggi ed emoticons, si possono inviare foto e video e musica oltre a ricevere i contenuti web provenienti - ad esempio - da un servizio di feed RSS (come quello offerto dai blog, come l’atomo del male).
E’ nelle conversazioni in real-time che Google Wave da il meglio di sé: quante volte vi è capitato di vedere la scritta: “Tizio sta scrivendo…” su MSN, aspettando impazienti di leggere il lungo poema che il caro Tizio sta indirizzando verso di voi?!
Con Google Wave tutto questo è storia, se lo volete, potrete vedere in tempo reale quello che i vostri amici vi stanno scrivendo, senza dover aspettare che all’altro capo della conversazione premano in fantomatico “Invio”.
Perfino i pesanti fogli elettronici - Word ed Excel per intenderci - possono essere condivisi ed aggiornati in tempo reale tra più utenti: in ogni momento i collaboratori possono ritrovarsi virtualmente per lavorare come se fossero seduti uno a fianco all’altro, comunicando, interagendo e modificando i documenti creati in comune.
Google Wave è tutto questa ma anche di più, è una vera e propria piattaforma libera (open source) che permette a tutti i programmatori del mondo di creare le proprie applicazioni - giochi, utility, ecc… - e distribuirle gratuitamente agli utenti di Wave.
Momentaneamente Google Wave è un servizio in fase di sviluppo e disponibile solamente al circuito degli “addetti ai lavori”, ma gli stessi creatori durante la presentazione hanno assicurato che non passerà troppo tempo prima che il servizio venga reso disponibile in versione Beta (come è ormai prassi per i servizi Made in Google) per tutti gli utenti della grande G.
Come si dice in questi casi: “Se son rose fioriranno”, è fin troppo presto per tentare di prevedere se Google Wave sarà la rivelazione del secolo o un flop madornale; piuttosto rimaniamo in attesa che il servizio venga reso disponibile al pubblico e godiamoci la succosa presentazione del Google I/O 2009.