Forse ci siamo; non dovremo aspettare ancora molto per vedere attacato alla presa, di fianco al carica-batteria del cellulare, il carica-batteria della nostra auto.
Tre sono i progetti più concreti; parliamo della Coda EV, prodotta dall’omonima fabbrica californiana, la i-MiEV della Mitsubishi e la Bluecar del gruppo francese Bollorè e il suo partner italiano Pininfarina.
La Coda Ev è già in vendita per 45 mila (circa 32000 euro) dollari salvo incentivi che al momento in Usa arrivano a 8000 dollari.
La macchina proprio bella non è, ricorda la Fiat Duna per intenderci, e a poco servono le lucine a led per regalare un pizzico di modernità. Tuttavia ci sarà tempo per migliorare sull’estetica; quel che conta è la tecnologia che appare eccellente. Il motore elettrico è alimentato da batterie agli ioni di litio, che garantiscono una autonomia di circa 160 km. E per la ricarica c’è sempre la doppia scelta: 6 ore ad una normale presa di corrente domestica o 2 ore con ricarica veloce, ma in questo caso l’autonomia crolla a “circa” 60 km anche se tutto dipende dallo stile di guida, con un attegiamento sportivo al volonta i 60 Km potrebbero precipitare a 20.
La i-Miev della Mitsubishi sarà invece destinata al mercato di massa interno dall’aprile del 2010; sarà però già disponibile per una ristretta clientela aziendale già dal prossimo luglio al prezzo di 4,59 milioni di yen (oltre 33.000 euro). Tuttavia o responsabili di Mitsubishi, tuttavia, contano di riuscire il prossimo anno a commercializzare la vettura con l’aiuto di forti eco-incentivi fiscali da parte dello Stato, ipotizzando un prezzo finale al pubblico di circa 3,2 milioni di yen (circa 23.000 euro).
L’estetica in questo caso è di tutto altro livello; è identica al normale modello a benzina della serie i.
Per ricaricare la vettura occorreranno 30 minuti con una presa ad alta velocità o sette ore con una normale spina casalinga da 200 volt che permetterà, secondo quanto sostiene il costruttore, di percorrere fino a 160 km e di raggiungere i 130 km/h.
La Bluecar verrà data inizialmente solo in affitto a 330 euro al mese con un primo impegno minimo di tre mesi. Questo per permettere al consumatore, inizialmente diffidente verso le nuove tecnologie, di provarla; ovviamente qualora ci si sarà una risposta positiva da parte dei clienti sarà possibile anche venderla.
La vetture saranno offerte inizialmente in 6 Paesi europei, cioè Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Svizzera e dopo in Nord America e Asia e inoltre il guidatore della Bluecar avrà a disposizione un sistema di assistenza di 24 ore su 24.
Un primo passo verso un ricambio generazionale del settore auto è stato fatto ora occorre dargli seguito offrendo infrastrutture adeguate; occorreranno infatti centraline di ricarica distribuite nel territorio (in sicurezza) e una rete elettrica all’altezza della futura domanda.