L’ultima polemica, dopo la presunta presenza del premier Silvio Berlusconi alla festa organizzata dal leader libico Gheddafi in occasione del 40° anniversario della sua presa del potere, coinvolge le nostre frecce tricolori, presenti alla manifestazione assieme a numerosi altri velivoli di altre nazioni europee.
Le autorità libiche in via informale hanno infatti richiesto che gli aerei in volo rilascino solo il colore verde, presente nella bandiera libica, o in alternativa nessun colore, invece dei soliti rosso, bianco e verde, ossia il tricolore italiano. A sua volta il comandante delle frecce ha difeso i colori nazionali affermando che se i velivoli non potranno rilasciarli gli stessi neppure si alzeranno in volo.
Il ministro della difesa italiano Ignazio La Russa ha cercato a sua volta di risolvere la situazione, tramite un colloquio con l’ambasciatore libico e ha preso posizione a favore delle frecce tricolori, sottolineando il fatto che l’esibizione dei velivoli con questa formula è stata rispettata ovunque gli stessi si sono recati.
Nella giornata precedente inoltre è stata più volte cancellata l’esercitazione delle frecce sopra il cielo della capitale libica, formalmente per esigenze di sicurezza causate dell’imprevisto protrarsi dei lavori del vertice dell’Unione Africana, in agenda proprio a Tripoli.
La performance è attesa comunque oggi pomeriggio in presenza del leader libico e di numerosi altri Capi di Stato, ma non di Silvio Berlusconi, giunto ufficialmente nel paese africano solo per celebrare il primo anniversario del trattato d’amicizia italo-libico. Il premier infatti non assisterà alle celebrazioni avendo lasciato il paese africano nella tarda serata di domenica.
Rimane da domandarsi come oggi si esibiranno i nostri velivoli, nel frattempo gli italiani potranno chiedersi come un leader straniero possa pretendere di dare ordini ormai anche alle Frecce Tricolori.