In principio ci fu De Benedetti, poi fu la volta della Sinistra ed ora la Chiesa. Come tutti gli eroi anche Berlusconi ha bisogno di anti-eroi che legittimano la sua esistenza.
Ora che la Sinistra non esiste più, il Cavaliere ha ben capito che, senza diversivi che distolgano l’attenzione sui veri problemi del paese, sarebbe stato difficile spiegare il perchè in tutti i paesi europei ci sono segnali di ripresa mentre in Italia aumentano le aziende costrette a chiudere e aumentano i disoccupati. E così ha dovuto giocarsi la carta Chiesa.
Tuttavia questa volta il premier rischia di aver fatto il passo più lungo della gamba. Anche i suoi amici dicono ora che il Cavaliere sta navigando in acque pericolose e che la Chiesa può danneggiarlo politicamente.
Nonostante un calo nella frequenza delle messe, la Chiesa cattolica rimane l’istituzione chiave in Italia e molti italiani scelgono proprio quei candidati che hanno il suo sostegno. La Chiesa, di norma, sostiene i candidati della destra, cosa che rende l’attuale scontro più insolito e significativo.
Tutto ciò rende la vicenda estremamente interessante ma allo stesso momento inquietante. Finora nessuno, nemmeno Mussolini, aveva osato tanto, cioè sfidare il Vaticano.
E’ evidente che Silvio si stia giocando il tutto per tutto, ma qualora ne esca vincitore, i poteri in mano a Berlusconi assumerebbero i contorni dell’indefinito se non dell’infinito.