I tagli alla scuola sono necessari, così ha sempre affermato la strana coppia Gelmini-Tremonti.
Ma si sa Tremonti è sempre stato un mago dell’Economia e, alla vigilia dell’incontro con gli uomini dello Ior, è riuscito a tirare fuori l’ennesimo coniglio dal cilindro. Pronti così duecento milioni per il 2011 che reclamavano a gran voce le scuole cattoliche private.
Ovviamente dietro ogni magia c’è un trucco. Dove lì ha trovati questi soldi? Facile, togliendoli ai fondi per la cultura. Il che è altrettanto significativo: anche in questo caso stiamo togliendo risorse pubbliche, probabilmente impegnate in altri ambiti, che verranno necessariamente penalizzati per favorire la Chiesa.
La fonte della notizia, Libero, dice anche che i soldi per questa operazione non c’erano ma che in occasione di un incontro del ministro Tremonti con esponenti dello IOR sono saltati fuori a sorpresa anche in seguito alle pressioni dell’Avvenire da una parte e dei 150 parlamentari cattolici.
Intanto anche Bondi taglia e si taglia: 182mila euro, ottenuti grazie a risparmi su stipendi di manager e dirigenti, vanno al fondo per le celebrazioni dell’Unità d’Italia. Duecento milioni contro nemmeno duecentomila euro: affinché sia chiaro a cosa si tiene, dalle parti del governo.
Ecco l’ennesimo caso di intromissione della Chiesa nella gestione della cosa pubblica. Daltronde in un momento non facilissimo per l’esecutivo il governo ha intenzione e necessità di tenere stretti i rapporti con i poteri che contano e di cui è schiavo, il Vaticano in primis.