The social network, trama e recensione.
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The social network, trama e recensione.

Facemash, l’antenato di Facebook! Mark Zuckerberg è un giovane studente dell’università di Harvard nonché un brillante programmatore. Una sera, in un pub, viene lasciato dalla propria ragazza, Erica Albright. Tornato nel proprio appartamento Mark crea “FaceMash”, un sito dove, di volta in volta, vengono messe casualmente a confronto due ragazze dell’Università e dove gli studenti possono votare chi è la più attraente tra le 2.

Il sito in poche ore riscuote un grande successo, tante da far crashare i server dell’Università di Harvard. L’episodio, mal visto dall’università, suscita invece l’interesse dei gemelli Cameron e Tyler Winklevoss e del loro socio Divya Narendra, interessati a creare un sito, intitolato “HarvardConnection”, per connettere online gli studenti di Harvard.

I 3 contattano Mark e gli chiedono se è interessato al progetto. Nel frattempo Zuckerberg chiede all’amico Eduardo Saverin di prestargli mille dollari per finanziare il progetto di “Thefacebook”, un sito volto a connettere gli studenti di Harvard, in cambio di una quota del 30% della compagnia..

Nemici e processi..

Il resto è storia : “Thefacebook “ si propaga velocemente tra gli studenti di Harvard e si diffonde nelle principali università americane, riscuotendo un grande successo e diventando molto popolare..

La pellicola tuttavia non vuole celebrare il social network più famoso del mondo ma piuttosto parlare del suo aspetto meno conosciuto e più oscuro, come le vicende giudiziarie e i nemici che il giovane Mark Zuckerberg ha incontrato sulla strada del successo.

Prima i fratelli Winklevoss e il loro socio Divya Narendra poi l’amico - socio in affari Eduardo Saverin. I primi accusano Mark di avergli rubato l’idea, il secondo di averlo escluso dalla compagnia, dopo che la propria quota è passata da un cospicuo 30% ad un più misero o,o3%.

Un giovane miliardario.

Ecco quindi i momenti cruciali dei Facebook ai primordi : la geniale intuizione di Mark; il suo rapporto con l’amico Eduardo Saverin; l’incontro con Sean Parker, il fondatore di Napster; il trasferimento in California e le cause sia contro i fratelli Winklevoss e il loro socio Divya Narendra sia con l’amico Eduardo Saverin.

E così mentre sullo schermo scorrono le immagini delle cause che vedono coinvolto un giovane Mark, le testimonianze dei protagonisti ci riportano alle origini di Facebook, quando ancora un sconosciuto Mark Zuckerberg era nient’altro che uno studente escluso dalle feste dei più importanti e prestigiosi circoli studenteschi di Harvard.

Storia di una rivincita.

Facebook d’altronde, oltre a a ben rappresentare le contraddizioni e il tipo di società del nostro tempo, rappresenta la storia di una rivincita personale o, come lo si voglia chiamare, di un riscatto. In questo caso di un giovane che a soli 26 anni si ritrova ad essere il miliardario più giovane del mondo e il fondatore di un’azienda che vale almeno 25 miliardi di dollari. Niente male per chi, all’università, veniva ignorato dai prestigiosi circoli dell’alta società.

Ma anche la storia di un’idea, tanto semplice quanto geniale e rivoluzionaria. Ideata da un giovane, Mark Zuckerberg, che si ritrova  ben presto tra le mani qualcosa che va al di là di ogni può rosea aspettativa ma che deve anche fare i conti con nuovi problemi e con la luce dei riflettori.

Regia David Fincher.

_The social network _e il suo regista infine, nonostante si parli di algoritmi,programmi, computer e di cause legali, non sbagliano. Il film non annoia e lascia il segno, anche a distanza di tempo. Bravo (come il resto del cast) il giovane Jesse Eisenberg, alias  Mark Zuckerberg, bravo a mostrare tutta l’imprevedibilità e l’ambiguità  (ma anche la semplicità e la genialità) del giovane miliardario.  Il centro nonché il cuore di questa sorprendente pellicola.