Il 12 e 13 Giugno 2011 il popolo italiano sarà chiamato alle urne per un’importante consultazione referendaria. Dovremo decidere l’abrogazione totale o parziale di norme riguardanti la privatizzazione dell’acqua, la produzione di energia nucleare e l’eliminazione del legittimo impedimento.
I quesiti saranno 4:
1° e 2° Quesito: Privatizzazione dell’acqua
Abrogazione rispettivamente dell’ art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 e del comma 1 dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006.
Se vince il Si: la norma viene abrogata e tutto resterebbe così com’è.
Se vince il NO: si corre il rischio di vedere “privatizzata” la gestione di un bene primario, che è l’acqua, con tutti i rischi che ciò comporta in termini di costi e qualità del servizio idrico.
3° Quesito: Produzione di energia nucleare
Abrogazione in parte del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Se vince il Si: le centrali nucleari NON verranno costruite.
Se vince il NO: il Governo ha il via libera nella costruizione di centrali nucleari.
4° Quesito: Eliminazione del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri
Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Se vince il SI: la legge viene abrogata e il diritto attualmente esercitabile di NON comparire in un’udienza penale decade.
Se vince il NO: la legge rimane quale e tale.
In sintesi bisognerà votare SI per dire NO AL NUCLEARE, NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA, NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO e viceversa.
Ognuno avrà le sue idee e potrà essere più o meno d’accordo con queste leggi ma è importante andare a votare, infatti se non viene raggiunto il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto, il referendum abrogativo non sarà valido. In questo modo decade la volontà popolare e le leggi proseguirenno per il loro iter consueto.
Quindi sia che si voti SI sia che si voti No l’importante è andare a votare. Per colpa dei nostri governanti abbiamo l’impressione che la politica non ci riguardi, che sia solo dei magna-magna. Purtroppo oggi è così ma il 12 e il 13 Giugno tutto dipende da noi, diamo un segnale forte a questi finti rappresentanti che non ci rappresentano per niente.