Si chiama Adam Lanza il nuovo, l’ennesimo baby killer made in Usa. Un ragazzo intelligente ma riservato e con qualche difficoltà a rapportarsi con gli altri, tanto da essere qualche volta deriso. Con qualche problema psichico si dirà, per alleggerirsi la coscienza.
Ha ucciso 26 persone (27 con la madre) nella scuola elementare delle piccola cittadina di Newtown, in Connecticut.
La nuova strage tra i banchi di scuola si è consumata venerdì mattina. Adam, appena ventenne, uccide la madre all’interno dell’abitazione di famiglia poi esce di casa. Il suo obiettivo è la Sand Hook Elementary School di Newtown, la stessa dove la madre svolge il mestiere di insegnante.
A con se almeno due armi, una pistola Glock e una rivoltella Sig Sauer, regolarmente acquistate e registrate a nome della madre, Nancy Lanza (le stesse che poi verranno ritrovate accanto al cadavere del killer poche ore dopo). Arrivato a scuola, incomincia la strage.
Adam spara sui bambini, di età fra i 5 e i 10 anni, massacra un’intera classe, uccide gli adulti che cercano di fermarlo, alcuni insegnanti, la psicologa, il preside della scuola, poi si toglie la vita. Alla fine, stesi tra i banchi, si conteranno 26 cadaveri, 20 bambini e 6 adulti.
L’America, il mondo rimane sconvolto. Obama piange in diretta tv, troppo volte, spiega il presidente abbiamo dovuto assistere a spettacoli come questi. La lobby delle armi insorge per non farsi togliere i giocattoli dalle mani, vuole armare gli insegnati per eliminare i baby killer. Altri protestano: Armi? mai più!
Non c’è tempo per riflettere sull’ennesima immane tragedia che l’America rischia di viverne un’altra. Nemmeno 24 ore dopo in Alabama, un uomo apre il fuoco in un ospedale di Birmingham e ferisce in modo non grave un agente e due dipendenti della struttura sanitaria prima di essere ucciso dalla polizia. La strage continua.