Schianto aereo a San Francisco, si rafforza l'ipotesi dell'errore umano
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Schianto aereo a San Francisco, si rafforza l'ipotesi dell'errore umano

Il giorno dopo lo schianto del Boeing 777 sulla pista di San Francisco si rafforza la pista dell’errore umano. E’ spuntano fuori dettagli inquietanti: una delle due vittime sarebbe stata travolta dai soccorritori. Il suo corpo è stato rinvenuto accanto a uno degli scivoli di emergenza, con ferite a prima vista compatibili con quelle provocate da un investimento. A chiarire ogni dubbio ci penserà l’autopsia.

Nel frattempo è stata rivelata l’identità delle vittime: si tratta di due studentesse cinesi si appena sedicenni, originarie di Jiangshan, nella provincia dello Zhejiang, Cina orientale. Il Boeing 777 della compagnia sudcoreana Asiana Airlines trasportava 307 persone, tra passeggeri (291) e membri dell’equipaggio (16). I feriti sono 182, di questi 19 sono ancora ricoverati in ospedale.

Secondo le prime ricostruzioni dell’incidente, il volo 214 si è schiantato in fase di atterraggio dopo che la coda ha colpito il suolo. Il velivolo era troppo lento e basso per atterrare. All’ultimo momento il pilota ha cercato di aumentare la velocità e rinunciare all’atterraggio, ma questo non ha impedito il contatto e lo schianto. L’aereo si è spezzato e ha preso fuoco.

E’ emerso anche che il pilota del Boeing 777 era ancora in fase di addestramento su questo tipo di aereo. A renderlo noto la stessa compagnia aerea che ha aggiunto come l’uomo era comunque accompagnato da un comandante più esperto. Il pilota aveva all’attivo appena 43 ore di volo sul 777, a fronte delle 9.793 ore di volo totali.

La compagnia ha escluso un problema tecnico del velivolo, ma non ha neanche apertamente parlato di un errore dei piloti o della torre di controllo dello scalo californiano. Il giorno dell’incidente le condizioni meteo erano ottime, cosi come la visibilità. Nello scalo californiano era fuori servizio da giugno il cosiddetto “glide slope”, uno degli strumenti usati per aiutare da terra i piloti nell’atterraggio.