Azzeramento dell ‘Irap?Berlusconi l’ha promesso per poi non riuscirci, Renzi probabilmente otterrà solo una sforbiciatina del 10%, mentre a Bolzano ce l’hanno fatta.
Bravi, bravissimi? Non tanto.
L’ultima finanziaria regionale dell’Alto Adige ha azzerato l’Irap per tre anni per tutte le aziende locali che assumono ex novo, oppure si impegnano a stabilizzare i contratti di lavoro in essere, senza ridurre il numero degli occupati. Non solo. L’Irap ad aliquota zero durerà più a lungo (cinque anni) per tutte le nuove imprese che andranno a costituirsi in Alto Adige.
Tutto bello se solo non ci ricordassimo che parliamo di una Regione a Statuto speciale, che utilizza soldi che non sono soltanto suoi, ma frutto anche della fiscalità nazionale. Così scopriamo che la spesa regionale pro-capite nella provincia autonoma di Bolzano (9.355 euro) è più del quadruplo di quella del Veneto (2.094 euro), della Lombardia (2.220) e dell’Emilia (2.379).
Figli e figliastri? Sembrerebbe proprio di sì. Per esempio, le aziende che gestiscono gli impianti sciistici in Alto Adige hanno sempre goduto di finanziamenti generosi (circa 100 milioni di euro l’anno), un’enormità se confrontati con i 6 milioni annui della Lombardia.
Le banche non danno credito? La Provincia di Bolzano acquista gli immobili e i capannoni dell’azienda, li paga cash immettendo liquidità nell’impresa e riaffitta all’istante gli stessi immobili all’impresa in forma di leasing per 10-15 anni.
Inoltre, le imprese che accettano di trasferirsi in Alto Adige hanno diritto a mutui e a finanziamenti agevolati a fondo perduto e così sono già 500 le imprese della green economy che si sono insediate in Alto Adige come Microsoft che ha deciso si aprire il primo centro di ricerche in Europa proprio a Trento.
Non stupisce quindi che mentre nel resto d’Italia la disoccupazione giovanile sia al 40 per cento, qui è ferma al 10,1 per cento. Viene in mente a questo punto una famosa pubblicità la cui reclame fa così“Ti piace vincere facile!”