Via libera dell’aula della Camera alla proposta di legge sulla libera scelta nell’attribuzione del cognome ai figli.
Cade l’obbligo del cognome paterno, arriva la libertà di scelta. La proposta di legge adegua il nostro ordinamento alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 7 gennaio scorso.
In particolare, il provvedimento prevede la possibilità di concedere ai genitori la libertà di scelta di trasmettere ai propri figli nati nel matrimonio il cognome del padre, o quello della madre, o tutti e due. Se però non vi è accordo, il figlio avrà il cognome di entrambi in ordine alfabetico.
Chi ha due cognomi può trasmetterne al figlio soltanto uno, a sua scelta.
Il voto è stato segreto. Adesso il provvedimento deve passare al Senato per l’approvazione definitiva. Hanno votato a favore Pd, Sel, Led e Scelta Civica. Hanno votato contro Lega, Fdi, Per l’Italia e Ncd; Dorina Bianchi del Nuovo centrodestra ha votato a favore in dissenso dal suo gruppo. Forza Italia ha dato ai suoi libertà di voto. M5S si è astenuto.
Il principio della libertà di scelta, con qualche aggiustamento, vale anche per i figli adottati. Il cognome (uno soltanto) da anteporre a quello originario è deciso concordemente dai coniugi, ma se manca l’accordo si segue l’ordine alfabetico.
Le nuove norme non saranno immediatamente operative. L’applicazione è infatti subordinata all’entrata in vigore del regolamento che deve adeguare l’ordinamento dello stato civile. Nell’attesa del regolamento, sarà però possibile, se entrambi i genitori acconsentono, aggiungere il cognome materno.