Un procione e un albero parlanti, un fuorilegge, un’assassina e un maniaco, quest’ultimi due uno più cazzuto dell’altro. Chi altri si può pretendere come guardiani della galassia? La Marvel tira fuori dal suo inesauribile cilindro un’altra pellicola che vede come protagonista un improbabile quante divertente squadra di supereroi.
La trama del film, se non lo sapete, richiama, seppur con diverse differenze, quella fumettisca: al centro di tutto ecco Star-Lord, alias Peter Quill, un terrestre rapito dagli alieni quando ancora era un ragazzino. Diversi anni dopo il ragazzo si è trasformato in un fuorilegge alla caccia di antiche reliquie. Star-lord è ora sulle tracce di una sfera che racchiude un grande potere. Purtroppo non è l’unico: la stessa è richiesta dal crudele Ronan, un guerriero kree che vuol far saltare in aria il pianeta di Xandar.
Nel cercare di vendere la sfera, Peter si imbatte nella gnocchissima quanto verdastra Gamora (Zoe Saldana), una letale assassina che il terribile puffo (per via del colore blu) Ronan ha spedito a riprendersi l’antico artefatto. Veniamo poi a conoscenza di Rocket e Groot, una coppia di cacciatori di taglie. Peccato che il primo sia un procione, il cui dna, modificato dopo una serie di test genetici, lo ha reso capace di parlare e comprendere. Il piccolo bastardo è un grande esperto di armi e tattiche militari. La sua fedele spalla è Groot, un albero umanoide dotato di grande forza. Il suo labiale si limita a “Io sono Groot”.
Chiude il quintetto Drax il distruttore, un guerriero la cui famiglia è stata uccisa brutalmente da Ronan. Drax si unisce al gruppo in cerca di vendetta. Ecco così al completo la squadra dei Guardiani della galassia, un gruppo che, almeno all’inizio, è alquanto improvvisato. Ognuno si trova con Star-Lord per un proprio fine personale e solo con il passare del tempo i cinque capiranno di essere anche amici e che l’unione fa la forza. Sopratutto per sconfiggere Ronan, che a mio parere, come cattivone, è un pò una pippa.
Meglio i guardiani, la cui simpatia li fa ben presto conquistare il cuore del pubblico. Star-Lord è un ladro gentiluomo, un grande latin lover ed è ossessionato dalla musica anni 70 tanto da rischiare la vita per una cassetta mangianastri. Ai piedi del podio, ma molti vedranno in lui la vera star, c’è il procione, irriverente, dall’incazzo facile e con un super cannone pronto per essere utilizzato alla prima incazzatura. Si chiude con Groot, un albero che sa dire solo tre parole in croce. La gnocca, beh non c’è bisogno di dire a cosa serve: in ogni squadra di supereroi non può mancare.
Oltre ai personaggi, la pellicola può vantare altri punti di forza: pirotecnici scontri spaziali che si alternano a battute e momenti ironici, cinismo e buoni sentimenti, demenzialità e avventura. Sullo sfondo le canzoni anni 70, che faranno venire la voglia di alzarsi e incominciare a ballare, ad imitazione dello stesso Star-Lord. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per un’oretta abbondante di divertimento assicurato. Immancabile il cameo di Stan Lee e, quando appaiono i titoli di cosa, rimanete seduti.