Se ne parla da anni ma sembra che ora ci siamo per davvero.
Il governo sta lavorando per introdurre il canone Rai nella bolletta della luce già nella Legge di stabilità, attraverso un emendamento.
Secondo quanto scrive il Messaggero, il viceministro dell’Economia Enrico Morando ha confermato la volontà dell’esecutivo di percorrere questa strada. La misura, che ha ricevuto il via libera di Matteo Renzi, consentirebbe secondo i calcoli di avere un gettito di 1,8 miliardi di euro l’anno. Più o meno quanti ne incassa oggi la Rai, ma allargando la platea.
A pagare saranno non solo i possessori di un apparecchio televisivo, come accade ora, ma anche degli altri device, come tablet e smartphone ed inoltre il canone sarà esteso anche alle seconde case sfitte, che oggi sono escluse dal versamento.
La cifra media sulla quale si sta ragionando è60 euro. Chi è sotto la soglia Isee di 7500 euro potrebbe non pagare nulla o una cifra ridotta, gli altri invece pagare un importo tra i 60 e gli 80 euro.
L’idea solleva già le prime critiche: abbinare il canone alla bolletta elettrica presenta profili di incostituzionalità, affermano Federconsumatori e Adusbef lamentando che in questo modo si chiederebbe di pagare anche a chi non possiede una televisione. Anche il presidente di Assoelettrica Chicco Testa ha parlato di “abominio”, facendo notare che gli oneri di gestione sarebbero enormi.
In effetti alcuni quesiti sembrano non trovare al momento adeguate risposte. Se, per esempio, l’intestatario di una utenza elettrica pagherà la bolletta ignorando però il canone Rai, il gestore avrà il potere di staccare la luce in attesa degli accertamenti?