Il leader supremo dei talebani, il mullah Omar, è stato ucciso in Afghanistan. A comunicarlo è un funzionario del governo afghano a 1TvNews. L’emittente televisiva ha poi aggiunto che la notizia del decesso di Omar è stata confermata durante una riunione dei vertici della sicurezza afghana. Dai talebani però non arrivano conferme sulla scomparsa del loro leader.
Il mullah Omar è uno degli uomini più ricercati del mondo: a partire dall’attacco dell’11 settembre 2001, pende sulla sua testa una taglia di 10 milioni di dollari fissata dagli Stati Uniti. Negli ultimi mesi si sono moltiplicate voce e indiscrezioni sulla sua morte anche se il sito web dell’Emirato islamico dell’Afghanistan continua a pubblicare suoi messaggi.
Ad aprile una biografia di fonte talebana dedicata al mullah lo descriveva “vivo e in buona salute”. L’ultima sua apparizione in pubblico risale al lontano 2001, prima della caduta del governo talebano.
Da allora il mullah è stato un uomo in fuga, braccato da Usa e governo afghano. Dopo l’ 11 settembre 2001, a differenza di Bin Laden, il leader talebano non aveva più diffuso video di propaganda e gli agenti che gli danno la caccia non sono riusciti a trovare tracce di telefonate o di incontri con gli altri leader della “Shura di Quetta”, il “Consiglio dei Capi” che guida l’ autoproclamatosi “Emirato Islamico dell’Afghanistan”.