Londra vuole bombardare l'Isis ma non possiede i caccia per farlo
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Londra vuole bombardare l'Isis ma non possiede i caccia per farlo

A breve il primo ministro inglese David Cameron, forte della spaccatura all’interno dei laburisti in rivolta contro il leader pacifista Jeremy Corbyn, dovrebbe ottenere dal parlamento il via libera ai raid in Siria contro l’Isis. L’ok è atteso per mercoledì.

C’è però un ma e si tratta di un dettaglio non di poco conto. Cameron vorrà bombardare anche l’Isis ma gli mancano i caccia per farlo.

Per attaccare l’Isis sono stati prescelti i caccia-bombardieri Tornado ma la Royal Air Force non ne ha un numero sufficiente in perfetta efficienza per incidere significativamente sulla campagna contro i terroristi del Califfato.

Al momento ne ha 8 schierati nella base di Akrotiri a Cipro da dove bombardano l’Iraq. Per fare la differenza, scrive il Mail on Sunday citando un membro della commissione Difesa dei Comuni ed alti ufficiali della Raf, Londra avrebbe bisogno di 24 Tornado perfettamente efficienti.

Sulla carta gli inglesi ne hanno 72 ma solo una minima parte, vista l’età avanzata (nel 2019 dovrebbero essere ritirati), è in grado di compiere raid aerei senza esporre a rischi gli equipaggio o semplicemente di collezionare brutte figure.

Viene da chiedersi se i paesi occidentali, al di là di annunci e proclami, hanno effettivamente la volontà di combattere l’Isis. O se le parole di chi li governa servono soltanto ad accontentare l’opinione pubblica.