Il teletrasporto è un pò il sogno di tutti, grandi e piccini, tuttavia, seppure per ora è pura fantascienza, gli scienziati stanno già studiando gli effetti che potrebbe avere sul cervello umano.
E’ stato verificato che quando i topi cercano di orientarsi in spazi nuovi, ad esempio all’interno di labirinti, il loro cervello produce delle particolari ‘oscillazioni’ ritmiche. Questo fenomeno avviene anche nell’uomo ed è noto che a provocarlo e’ l’attività elettrica originata in una delle regioni piu’ interne del cervello, l’ippocampo.
A tal proposito, sono stati installati degli elettrodi su tre volontari allo scopo di registrare l’attività cerebrale mentre esploravano uno scenario virtuale che conoscevano. I pazienti sono stati teletrasportati in punti differenti dello scenario stesso: risultati hanno evidenziato che durante le fasi di teletrasporto le oscillazioni non si interrompevano ma i ritmi variavano a seconda della distanza.
Secondo i ricercatori questo dimostrerebbe che a guidare le oscillazioni sarebbero i processi di memoria e di apprendimento e non dovuti a stimolazioni esterne come molti ritenevano finora.
Il teletrasporto sarà pura fantasia o sarà il futuro? Secondo il fisico visionario di fama mondiale Michio Kaku, professore presso la City University di New York, nell’arco di cento anni il teletrasporto diventerà una realtà affermando che “eravamo abituati a ridere quando parlavamo di teletrasporto, però adesso non ridiamo più. Il teletrasporto quantico esiste già, ed entro un decennio potremo teletrasportare la prima molecola”.