In seguito al recente incontro tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e gli assessori regionali e delle Province autonome, è in via di definizione una legge che renda obbligatori i vaccini per l’accesso dei bambini ai nidi e alla scuola materna, su tutto il territorio nazionale.
Già alcune Regioni come Emilia, Friuli Venezia Giulia e Toscana hanno emanato leggi regionali che obbligavano i bambini a vaccinarsi per poter accedere alle proprie scuole, ora si è deciso di prendere un’iniziativa a livello nazionale.
In questo modo, ha affermato Ricciardi - presidente dell’Istituto superiore di sanità - “si supera finalmente la confusione che ancora esiste tra la gente tra vaccinazioni obbligatorie e consigliate: va infatti detto in modo definitivo che tutte le vaccinazioni, dal momento che salvano vite umane, sono obbligatorie, sia da un punto di vista etico che scientifico”.
Le risorse stanziate dallo Stato ammonterebbero a circa 100 milioni di euro (già approvati nella legge di bilancio), alle quali andranno aggiunte delle campagne di comunicazione volte a supportare l’offerta vaccinale. Infine ci sarà la creazione di un’anagrafe vaccinale nazionale, ovvero una banca dati dalla quale risultino tutti i bambini e gli adulti già vaccinati con le conseguenze che il vaccino ha prodotto in ciascuno.
Le vaccinazioni interessate saranno: l’anti-meningococco B e rotavirus (primo anno di vita), anti-varicella, anti-Hpv anche per i maschi undicenni, antipolio e anti-meningococco tetravalente per gli adolescenti, anti-pneumococco e vaccino per l’Herpes Zoster negli anziani.