Diciamo che il 2017 non è proprio il nostro anno.
L’Ema, l’Agenzia europea per il farmaco che dovrà lasciare Londra a causa della Brexit, sarà ospitata da Amsterdam, che ha sconfitto Milano al fotofinish. A deciderlo è stato il sorteggio effettuato a Bruxelles, dopo che al ballottaggio finale le due città avevano ricevuto gli stessi voti. Insomma: il destino della più ambita delle agenzie che dovranno traslocare dal Regno Unito, affidato alla sorte.
Milano in testa nelle prime due votazioni, che aveva ristretto la corsa alle due città. Poi il pareggio al terzo voto con la Slovacchia che si è astenuta, dopo l’esclusione di Bratislava, e la necessità del sorteggio.
Secondo quanto calcolato dall’Università Bocconi, l’Ema avrebbe portato a Milano dal marzo del 2019 quasi 900 dipendenti, 36mila visitatori con il loro bagaglio di notti in hotel e pranzi al ristorante, un budget da 325 milioni di euro tra stipendi e spese e soprattutto un indotto che l’Ateneo commerciale ha stimato in circa 1,7 miliardi di produzione aggiuntiva e 860 occupati in più all’anno.
“C’è grande delusione - hanno commentato il presidente della Regione Roberto Maroni e il sindaco di Milano Giuseppe Sala -_ ma anche la consapevolezza che si è fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier di candidatura molto competitivo, lo si è visto nelle prime due votazioni. Dispiace, eravamo prontissimi”_.
Più duro Salvini: “Pazzesco che una scelta che riguarda migliaia di posti di lavoro e due miliardi di indotto economico venga presa in Europa tramite sorteggio con lancio di una monetina, ennesima dimostrazione della follia con cui è governata l’Unione Europea. Prioritario per il prossimo nostro governo sarà ridiscutere i 17 miliardi all’anno che gli italiani versano a Bruxelles”.