Stangata dell'UE ad Uber, non è un app ma un servizio di trasporto.
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Stangata dell'UE ad Uber, non è un app ma un servizio di trasporto.

A molti può sembrare paradossole o scontato ma la decisione della Corte di Giustizia Europea ha un che di rivoluzionario. Uber, la nota app che permette di mettere in contatto autisti non professionisti con chi cerca un servizio taxi, ha infatti sempre giocato sul fatto che, “aziendalisticamente parlando” fosse solo ed esclusivamente un app mobile. Tutto ciò aveva quindi numerosi vantaggi.

  • Fiscali.

  • Amministrativi

  • Gestionali ( basti pensare a tutta la diatriba sui conducenti senza licenza da taxi).

Scopo di questo articolo non è discutere sul fatto che i tassisti abbiano ragione o no ad avercela con Uber; anche se onestamente, i tassisti non hanno ragione. Scopo di questo articolo è capire cosa cambia ora con questo nuovo scenario. La Corte di Giustizia Europea ha infatti così stabilito: “La corte dichiara che un servizio d’intermediazione, come quello di cui al procedimento principale, avente ad oggetto la messa in contatto, mediante un’applicazione per smartphone e dietro retribuzione, di conducenti non professionisti utilizzatori del proprio veicolo con persone che desiderano effettuare uno spostamento nell’area urbana, deve essere considerato indissolubilmente legato a un servizio di trasporto e rientrante, pertanto, nella qualificazione di ‘servizio nel settore dei trasporti’, ai sensi del diritto dell’unione. Un servizio siffatto deve, di conseguenza, essere escluso dall’ambito di applicazione della libera prestazione dei servizi in generale nonché della direttiva relativa ai servizi nel mercato interno e della direttiva sul commercio elettronico”.

Da questo momento in poi Uber è soggetto alla regolamentazione del mercato dei trasporti, per il quale valgono licenze, limitazioni e vincoli di una qualsiasi ditta di autobus. La cosa ancora più importante è che a livello europeo queste regolamentazione sono a livello statale, ovvero ogni stato ha le proprie e Uber dovrà adeguarsi alle diverse legislazioni. Tradotto. Considerando la potente lobby dei tassisti italiana dubito che Uber avrà futuro nella nostra penisola. Stesso discorso vale per gli stati dove già ora è vietato per assurde motivazioni legate a licenza e tassazione (vedi Germania).