Freedom House è un istituto di ricerca, finanziato prevalentemente con fondi governativi, situato a Washington, D.C.
L’associazione ha come obiettivo la promozione della democrazia liberale nel mondo. Freedom House è conosciuta principalmente per i suoi rapporti annuali sul livello di libertà democratiche in ogni paese del mondo. Questi rapporti sono spesso citati nei media.
Ecco che compare il rapporto 2006. In cima alla classifica non paiono esserci grosse novità, troviamo infatti Finlandia, Islanda, Danimarca, Norvegia, Svezia… insomma i paesi nordici. Sorprende quasi trovare Estonia (18°) così in alto, prima degli USA (22°, forse questo non sorprende più di tanto…). E la nostra cara Italia? Numero 80, proprio tra Mongolia, Botswana e Repubblica Dominicana. Niente male davvero. Nel 2004 era numero 74. Stiamo scalando la classifica. Dei peggiori.
Lo so, nulla di nuovo, di certo non voglio passare per quello che sputa addosso al proprio paese. Inoltre c’è da considerare quanto sia valido il giudizio di questa organizzazione (pare essere molto valido). Bisogna però prendere coscienza dei fatti, ovvero che in Italia la disinformazione tocca livelli incredibili. Moltissime persone credono ancora che Giulio Andreotti sia stato assolto, quando invece il reato era andato in prescrizione (La Corte d’Appello di Palermo nel 2003 ha confermato l’assoluzione solo per i fatti posteriori alla primavera del 1980, ritenendo che, prima di allora, Andreotti dimostrò un’“amichevole disponibilità” nei confronti di personaggi legati alla Mafia).
Le notizie al TG comprendono una serie di politici che dicono le stesse frasi di dieci secondi in fila uno dopo l’altro, cronaca nera familiare, una sezione folkloristica, una culinaria e quella dedicata alla gnocca.
E le notizie? Dove sono finite? Non c’è da meravigliarsi se in un panorama del genere veniamo dopo il Botswana, anzi mi stupisco di essere davanti al Guinea Bissau.
Dal rapporto 2006 risulta che solo il 38% dei Paesi del globo godono di una totale libertà di stampa e che in Europa sono solo due gli Stati a parziale libertà d’informazione: Turchia e Italia. Tra i Paesi europei il più vicino al pessimo risultato italiano è la Spagna, con il suo 41esimo posto, mentre guadagnano diverse posizioni gli Stati Uniti, passati dal 24esimo posto al 17esimo.
Nella parte bassa della classifica è stata confermata la Corea del Nord il Paese con livello di libertà di stampa più basso, penultimo il Turkmenistan, 191esimo posto, a pari merito con Cuba e Burma. “I dati scaturiti dal rapporto di quest’anno sono molto preoccupanti”, ha dichiarato Jennifer Windsor, direttore generale di Freedom House. “Quello che più ci spaventa è il deterioramento della libertà di stampa in Paesi che hanno registrato importanti passi avanti in termini di miglioramento dei sistemi democratici”.
Sono il primo a dire che non bisogna esagerare in fondo non siamo mica in Corea del Nord tuttavia scrivendo quest’articolo non so perché ma mi viene in mente “ Studio Aperto”……Immaginate uno straniero che una sera decida di vedere quali sono le notizie del giorno in Italia e ha la “fortuna” di guardare il Tg di Italia 1….. Penserà… “Caspita … L’Italia deve essere un paese davvero pacifico e senza problemi visto che la notizia più triste che ho visto in questo TG è il gattino che ha perso la mamma….”…
Radio Rebelde