Ripuliamo le città dai lavavetri
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Ripuliamo le città dai lavavetri

Quanti di noi almeno una volta sono stati infastiditi da un lavavetri che nonostante il nostro rifiuto al suo servizio ci ha “lavato” il parabrezza con la sua acqua sporca. Ebbene la giunta comunale di centrosinistra di Firenze guidata dal sindaco Leonardo Domenici dichiara guerra a chi fa la posta ai semafori armato di spugna. Per effetto di un’ordinanza “urgente”, da stamani chiunque venga colto sul fatto ai semafori del capoluogo toscano finisce davanti al giudice e rischia, oltre al sequestro degli attrezzi, una pena che può arrivare fino a tre mesi d’arresto o una multa da 206 euro.

“Negli ultimi tempi c’è stata un’impennata di segnalazioni e reclami da parte dei cittadini, perché i lavavetri sono diventati aggressivi, non chiedono permesso: ti mettono direttamente la spugna sul parabrezza e a volte nascono discussioni e alterchi, che nel caso di donne sole in auto possono diventare pericolosi”, spiega l’assessore Cioni.

Contrastanti ovviamente le reazioni. Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, non si lascia scappare l’occasione e afferma : “Una tessera di socio sostenitore della Lega non gliela leva nessuno (riferendosi all’assessore diessino), e anzi mi premurerò di inviargliela personalmente io stesso, insieme ad una foto di Gentilini, a cui sicuramente l’amministrazione di Firenze si è ispirata per adottare queste misure”.

Critico invece il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, per cui quello dei lavavetri è “un problema sociale, non di ordine pubblico”. Secondo il ministro rifondarolo “le scelte assunte a Firenze vanno nella direzione opposta a ciò che serve”. Per affrontare problemi di questo tipo Ferrero invoca piuttosto una mediazione sociale, “fatta salva la sacrosanta repressione di aggressioni e comportamenti violenti”.

Personalmente sono molto pessimista sull’efficacia di questo tipo di provvedimento: se gli vengono ritirati gli attrezzi non credo sia per loro un grande problema provvedere a trovarne altri visto che dietro ai lavavetri, a coloro che chiedono l’elemosina c’è dietro un capo che “ li gestisce”, se gli viene fatta una multa visto che sono dei poveracci dove troveranno mai 206 euro?…e la barzelletta dei 3 mesi d’arresto mi fa molto ridire … scarcerano assassini e mettono in carcere dei lavavetri … ma dai!!!

Tuttavia un plauso l’amministrazione fiorentina lo merita almeno per il tentativo di risolvere il problema anche se dubito che prendersela contro i singoli serva a risolvere il problema….. infatti sicuramente per il prossimo mese (al massimo per i prossimi due) i vigili useranno la mano pesante ma pian piano allenteranno la morsa e il problema ritornerà…. il vero problema, a mio avviso, non è il singolo “lavavetri” ma il racket che gestisce questo tipo di “affari”….

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