Trama. Evan Baxter, quel giornalista televisivo preso di mira e odiato da Jim Carrey in una settimana da Dio, viene eletto al congresso americano. Il suo nuovo incarico però viene interrotto da Dio, il quale chiede a Evan di costruire un’arca a causa di un’imminente piena. Evan nonostante lo scetticismo e la derisione, comincia la costruzione dello strano natante..** Recensione . Sequel di una settimana da Dio, il film racconta di un uomo messo alla prova dalla divinità. Evan, alias Steve Carell, questa volta non è adirato con questa ma viene prescelto per svolgere uno strano incarico : costruire un’arca.E’ tempo forse di un nuovo diluvio universale? Questo non è possibile saperlo e perciò Evan non può che fidarsi di questo strano personaggio vestito di bianco che compare e scompare magicamente. Solo e contro tutti, perfino quasi abbandonato dalla famiglia, il moderno Noè **si metterà al lavoro.
2 tematiche mi sembrano abbastanza evidenti nella pellicola. La prima è quella ambientale mentre la seconda è il rapporto tra l’uomo e la divinità. Un collega di Evan senza scrupoli cerca di far approvare un disegno di legge contro i parchi nazionali americani mentre Dio non manca di far notare le disastrose ripercussioni dell’operato dell’uomo sulla natura. Insomma occorre difendere la natura e l’uomo non può permettersi di considerarsi superiore o estraneo ad essa dato che ne fa parte. Non può farla da padrone ma deve collaborare con tutti gli altri esseri viventi per vivere in armonia con quello che lo circonda.
Come nel primo film, finisce poi sotto i riflettori il rapporto tra la divinità e l’uomo. Il film afferma che la prims non è che non da ascolto alle preghiere ma offre all’uomo la possibilità di ottenere quello che desidera mettendolo alla prova, dandogli una possibilità. E come con Noè Dio chiede un atto di fede ad Evan, di fidarsi nonostante tutto per perseguire uno scopo più grande del singolo individuo. L’elemento comico, dato che siamo in presenza di una commedia, è perciò mescolato a questo insegnamento e si basa per lo più sulla gestualità e comicità del protagonista.
Accanto a tutto questo si ritrovano altri elementi come quello del cambiamento (il nostro Noè nel suo slogan elettorale afferma di voler cambiare il mondo), dello sperpero delle risorse e della cattiva politica.
4 i personaggi principali della pellicola : Evan e moglie, Dio e il politico corrotto. Il divino ** Morgan Freeman** fa il suo lavoro (come poter criticare Dio) mentre Steve Carell conserva la reputazione di promettente attore comico.
Da segnalare anche Lauren Graham, sempre più impegnata sul grande schermo dopo la fine della serie televisiva che l’ha resa famosa, Una Mamma per Amica. A fianco degli umani nel film sono presenti anche molti animali che non mancano di rubare la scena ai primi.
In definitiva _Un’impresa da Di_o si può considerare un film simpatico ma che non riesce a pungere perché pensato troppo per i bambini. Lo scopo di far ridere il pubblico prevale sull’aspetto di farlo anche pensare ma se il film è stato ideato come commedia questo non può essergli rimproverato. Tuttavia la scena finale del ballo rende il tutto una sola risata più che altro.
Nonostante questo una frase mi ha particolarmente colpito e in esso trovo riassunto tutto il film. Dio afferma : …lo sento dire di continuo..vogliono cambiare il mondo e non sanno da dove cominciare…vuoi sapere come si fa figliolo? con atti di reale e cortese affetto.