Hollywood. Dal 5 novembre gli sceneggiatori e autori americani sono in sciopero. Da più di una settimana hanno incrociato le braccia dopo il mancato rinnovo del contratto scaduto il 31 ottobre. La Writers Guild of America (WGA), associazione che in tutto il paese riunisce quasi 12.000 scrittori appartenenti al settore dello spettacolo, ha proclamato l’astensione dal lavoro dopo il mancato accordo circa il meccanismo della ripartizione delle entrate provenienti dai cosiddetti nuovi media, ossia dvd, internet e cellulari. Per il momento infatti gli autori sono esclusi da qualsiasi diritto circa la diffusione delle opere su questi nuovi mezzi di comunicazione, tranne il fatto che ricevono 4cent per copia venduta, in virtù di un accordo risalente al 1985 e destinato al mercato delle videocassette. Gli autori chiedono un adeguamento dato l’evoluzione del mercato e la sua espansione.
Proibito qualsiasi contatto e scambio di materiale con le case di produzione mentre manifestazioni proseguono a New York e Los Angeles davanti ai cancelli delle principali major. La WGA si divide infatti in East e West, anche se la parte preponderante dei suoi iscritti si trova ovviamente sulle sponde del Pacifico. Lo sciopero colpisce principalmente la televisione (talk show, soap opera, serie televisive, ecc) ma non si esclude, a lungo termine, danni ancora maggiori e riguardanti anche il cinema. Attori e registi per il momento stanno a guardare, anche se seguono da vicino la vicenda dato che il loro contratto scadrà nel 2008.
Il cinema, come detto, è salvo al momento dato che in vista della tempesta, sono stati accumulate molte sceneggiature e che tutti i film del 2008 sono comunque già scritti o in pre-produzione. Tuttavia se lo sciopero continuerà i film subiranno un inevitabile stop a causa delle mancanza delle stesse. Per quanto riguarda le serie televisive la situazione è invece molto preoccupante dato che alcune di esse si trovano così bloccate a metà o a inizio stagione: colpita la settima stagione di 24 (rinviata a data da destinarsi), Desperate Housewives, Lost (solo la metà della 4° stagione è stata registrata) e molte altre.
Il precedente risale al 1988 quando uno sciopero analogo costò all’intero settore quasi 500 milioni di dollari. Oggi, ovviamente i danni sarebbero maggiori e forse comporterebbero la totale rovina del mondo cinematografico e televisivo.. Aggiungiamo poi la scarsa qualità dei prodotti, un danno in più per gli spettatori, e la difficoltà di gestire tutti coloro che vivono grazie al mondo del cinema e della televisione. Un problema dannatamente serio insomma, che a fiutare l’aria, non sembra essere destinato a concludersi in fretta. Tuttavia la logica impone il contrario dato le possibili conseguenze prima menzionate.
Per ultimo capiamo bene cosa significa Sceneggiatura. Wikipedia afferma..
..è un testo destinato ad essere girato o filmato, e diventare quindi un film. Costituisce il primo e fondamentale passo nella realizzazione di tutte le opere cinematografiche e di fiction televisiva..
è quindi lapalissiano che essa si trova alla base di tutto e che senza di essa di film neanche si può parlare. Inoltre molto spesso dimentichiamo che dietro ad un film esiste tutto un altro mondo, fatto da coreografi, comparse, tecnici ecc.
Con la speranza che tutto si risolva, chiudo l’articolo, invitando ciascuno a cercare su Internet notizie della propria serie televisiva preferita.
Il Gorgonauta. _ _