Premetto che l’intento di questo articolo è quello di fare un’analisi oggettiva delle elezioni che si sono da poco concluse e nel caso le mie intenzioni non saranno rispettate me ne scuso in anticipo.
Iniziamo dai numeri alla Camera il PDL + LEGA ha ottenuto il 46.81% dei voti contro il 37,54% dei voti di PD + IDV mentre al Senato il PDL + LEGA ha ottenuto il 47.32% e il PD + IDV 38.01%.
La notizia positiva è che la coalizione guidata da Silvio Berlusconi potrà governare e attuare la propria politica senza tanti problemi vista la grande maggioranza, cosa molto importante visto il periodo delicato della nostra economia che ha bisogno di decisionismo.
La mia paura è che questi esiti nascondano i problemi dell’attuale legge elettorale in quanto il merito di questi risultati netti è di Veltroni prima, e Berlusconi poi, di non voler ricorrere a grandi coalizioni, ma qualora alle prossime elezioni si dovessero riformare coalizioni il problema persisterebbe.
Ora veniamo ai vincitori Berlusconi e la Lega.
Partiamo dal Cavaliere. Non c’è niente da fare, l’Italia ama Silvio Berlusconi. Se guardiamo le elezioni dal 1994 ad oggi possiamo con tranquillità affermare che il leader del Pdl non ha mai perso. Anche, infatti, negli anni in cui ha perso le elezioni in realtà ne è uscito da vincitore. Nel 1996, anno della prima elezione di Prodi, Forza Italia è stato comunque il partito che ha ottenuto più voti nel 2006 quando l’era Berlusconi sembrava ormai cessata è riuscito ad ottenere da solo col suo carisma un insperato pareggio.
Il perché di ciò a mio avviso è semplice. Viviamo in un’epoca in cui tutto è spettacolarizzato e quindi anche la politica è un grande show e Berlusconi incarna al meglio questo ruolo. Qualcuno potrebbe anche aggiungere che possedere 3 dei 6 canali televisivi aiuta; questo è indubbiamente vero ma visto che nonostante la Sinistra sia andata due volte al governo non ha mai posto una soluzione a questo conflitto di interessi si presuppone quindi che tutto sommato questa situazione stia bene a tutti.
La grande rivelazione di queste elezione è stata però la Lega che ha ottenuto più dell’8% delle preferenze e considerando che è presente per lo più solo al nord è un risultato incredibile.
Stupore sì ma ad una attenta analisi questo risultato non è poi così strano. La Lega infatti in queste elezioni è stato l’unico vero partito che con chiarezza ha mostrato i suoi obiettivi: federalismo fiscale e lotta all’immigrazione. Chiarezza che sia il PDL ma soprattutto il PD non hanno saputo garantire. Quindi, tralasciando gli ideali e il folklore Padano con cui uno può essere più o meno d’accordo bisogna dare merito a Bossi & co. di aver dato esplicitazione a quella chiarezza più volte paventata ma nel concreto poco attuata.
Parliamo ora dei vinti. In primis la Sinistra Arcobaleno che ha avuto un risultato a dir poco catastrofico, i perché a mio avviso sono semplici l’Italia di Sinistra si è rotta di partiti con ideali del secolo scorso pronti solo a dire no a questo e no a quell’altro.
Ora veniamo al PD e a Veltroni. Parlare di sconfitta a mio avviso è esagerato in quanto non dobbiamo dimenticare che veniamo da due anni fallimentari di governo di Centro-sinistra e non so cosa si potesse fare di più. Bisogna inoltre dare il merito a Veltroni di avere avuto il coraggio di presentarsi da solo portando così ad una semplificazione del panorama politico. Non sono però mancati gli sbagli dell’ex sindaco di Roma, non ho capito la sua insistenza nel non attaccare Berlusconi; era una campagna elettorale o no? Una cosa è insultare la gente è qui sono d’accordo che è giusto rispettare gli avversari ma neanche cercare il confronto penso sia stato un male in quanto spiani la strada ad un cacciatore di voti qual è Berlusconi.
Molto interessante a mio avviso è dare anche una lettura “sociologica” del voto del 13 e 14 aprile.
Possiamo vedere come il Pdl abbiamo ottenuto un largo consenso; se il voto di imprenditori, commercianti, casalinghe e artigiani era preventivato colpisce molto il consenso ottenuto tra gli operai (in particolare della Lega che ha ottenuto l’11,3 %). Veltroni, invece, riesce a primeggiare solo fra studenti e impiegati, nel primo caso ottenendo il 36,4% contro il 31,9 del Pdl.
Quindi concluse le elezioni non ci resta che sperare che questo governo e questa opposizione collaborino e lavorino per migliorare il nostro paese che necessita di riforme anche se leggendo i nomi del Governo e dei deputati al Parlamento possiamo vedere come i nomi siano sempre gli stessi. Che dire; non ci resta che sperare!
Radio Rebelde