Morte in montagna.
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Morte in montagna.

Estate tragica per gli incidenti in montagna, ben 65 persone, solo sulle cime italiane, hanno perso la vita negli ultimi 4 mesi. L’ ultimo caso sul massiccio del Monte Grappa, dove un uomo ha perso la vita (senza dimenticare ad esempio i drammatici episodi del Monte Bianco). E il dato peggiora se si considerano i dispersi (almeno una ventina) e gli incidenti che si registrano al livello planetario, sopratutto sulle montagne più alte del pianeta.

Quali le cause? Sopratutto fatalità,malori,imprudenza e il brusco insorgere di condizioni climatiche avverse. Un fulmine, una frana improvvisa ma anche impreparazione e superficialità nell’affrontare la montagna, l’escursione, la ferrata, causano così la tragedia. Senza dimenticare l’imprudenza di allontanarsi dai sentieri o di avventurarsi in difficoltose scalate senza l’attrezzatura adatta.

Insomma prima di ogni escursione meglio un’intelligente opera di organizzazione e preparazione, scegliendo tra l’altro i percorsi in relazione alle proprie capacità e alle precedenti esperienze in montagna. Se alle prime prese con una ferrata o una camminata impegnativa mai andare da soli ma accompagnati da persone esperte o guide. E se si ama girare le nostre bellissime vette in solitaria meglio utilizzare sempre e comunque ogni precauzione utile e necessaria.

Perché queste a volte possono salvare la vita e la montagna di solito non perdona, in un modo o l’altro, coloro che, inconsapevolmente o meno, la sfidano.