Entro metà dicembre (tempo permettendo) il parco eolico di Casoni di Romagna dovrebbe entrare in funzione. 6 torri eoliche (o aerogeneratori), alte ben 60 metri, su 16 (in origine erano 19) sono già state istallate e sono pronte a fornire elettricità, altre 2 saranno disponibili entro il 26 novembre, le restanti entro il mese prossimo.
I lavori per l’allacciamento Enel a San Benedetto del Querceto impongo di spostare in avanti l’accensione dell’impianto, il quale, una volta completato, fornirà 13,6 MW e diventerà il più grande presente nel nord Italia. Le torri, ciascuna in grado di produrre 800 megawatt, saranno perlopiù situate nel comune di Monterenzio (13 su 16, solo 3 in quello di Castel del Rio) ognuna a circa 200 metri dall’altra, per uno sviluppo complessivo più o meno di 4 km, situato prevalentemente lungo il crinale principale.
Una volta completato l’impianto sarà in grado di fornire il 50% del fabbisogno annuale delle 2 comunità montane dove risiedono i comuni di Monterenzio e Castel del Rio ed esso, una volta terminato il proprio ciclo vitale (valutato tra i 15 e i 30 anni), sarà smantellato.
Il parco eolico non ha avuto vita facile: Il progetto, dopo la presentazione nell’ottobre 2005 da parte della società AGSM di Verona, ha trovato sulla sua strada una lunga Valutazione di Impatto ambientale (V.I.A.) e l’opposizione di un comitato e alcune associazioni ambientaliste con tanto di ricorso al T.A.R. regionale, il quale l’ha respinto. Ma al di là della decisione per molti rimangono domande sull’effettiva tutela del paesaggio e dell’avifauna, in particolare delle specie migratorie e locali che potrebbero finire contro le pale degli aerogeneratori.
Il Gorgonauta.