Ricicliamo
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Ricicliamo "cacca" e "pipì"!

L’acqua è il bene più prezioso che abbiamo sulla Terra, e noi non facciamo altro che sprecarla e inquinarla giorno dopo giorno. Con noi non mi riferisco solo alle industrie che scaricano prodotti nocivi nelle acque dei mari e dei fiumi ma anche alla vecchietta ottantenne e al bambino di 3 anni. Sì, perché è stato calcolato che una famiglia di 5 persone utilizza ogni anno 150 mila litri di acqua per trasportare 250 litri di escrementi. L’urina rappresenta l’1% circa delle acque reflue, eppure contiene il 50-80% degli elementi che mettono in difficoltà i vari depuratori: se si evitasse di aggiungere la ‘pipì’ alle altre acque, si ridurrebbe drasticamente il lavoro dei macchinari con una riduzione di costi enorme e un miglioramento dell’efficienza di questi ultimi. E vi dico di più è possibile anche riciclare i nostri cari prodotti e perché no, magari anche guadagnarci qualcosa. Pensate che soddisfazione doppia proverete quando andrete in bagno. Separare l’urina dal resto permetterebbe di ‘riciclare’ i fosfati ed il nitrogeno contenuti in essa, due elementi chimici preziosi per l’utilizzo come fertilizzanti e detergenti.

Certo per far questo occorrono gli strumenti. Bene, questi ci sono. La prima idea è tanto semplice quanto geniale: recuperare l’acqua che si usa per lavarsi le mani in una minicisterna e usarla nello sciacquone del water; è stato infatti calcolato che ogni giorno nei water finiscano 750milioni di litri di acqua, per lo più potabile. Per chi invece ha spirito imprenditoriale è già presente in Finlandia il WC a secco. Questo prevede un apposito apparato da installare nei propri WC, che separi senza bisogno di acqua (alcuni modelli necessitano solo di mezzo litro di acqua, contro i 10 litri sprecati ogni volta che si tira lo scarico) i rifiuti solidi da quelli liquidi, ricavando compost, o fertilizzante, utile. Per chi avanzi dei dubbi sulla fattibilità di un riciclaggio di “cacca” l’indiana Sintex Industries ha realizzato un digestore che trasforma in metano gli scarti di cucina e gli escrementi degli animali. Nonché quelli umani. Il digestore è munito di un tubo che conduce il metano in un piccolo deposito di stoccaggio, dal quale lo si può prelevare per qualsiasi uso. I sottoprodotti di una famiglia di quattro persone sono sufficienti per produrre l’energia sufficiente a cucinare per tutti. Non ci resta quindi che andare a comprare crusca per tutta la famiglia!