che vi parlavo dell’accordo tra Air France-Klm e Alitalia; bene, questo accordo è finalmente arrivato e visti i tempi all’italiana non ci possiamo neanche lamentare del ritardo, peccato solo che nel frattempo sono successe un pò di cose riassumibili nel fatto che tanto per cambiare c’è l’hanno messo in quel posto.
In base a dati riportati dall’Espresso mentre il costo dell’operazione che vede protagonisti Colaninno e soci costa allo Stato tra i 4,1 e i 6,8 miliardi di euro, il piano Spinetta sarebbe costato tra 1,3 e 2,4 miliardi ma, soprattutto, mentre nel secondo caso il debito se lo sarebbero accollato i francesi ora ci tocca pagarlo noi contribuenti.
Mettiamo a confronto i due piani:
Esuberi: Il piano francese prevedeva 2.120 esuberi, la nuova Alitalia circa 7.000
Flotta: Alitalia + AirOne avranno circa 139 aerei, il Piano francese 137. La domanda che ci si pone, ma visto che Alitalia ha già 175 aerei a cosa servono i 60 di AirOne?
Mete: Le destinazioni di New Alitalia saranno 65, quelle di Air France erano 84. Ci sarà una concentrazione sul mercato nazionale ed europeo, con pochi collegamenti intercontinentali (13-16 destinazioni, contro le 15 previste da Spinetta). Per i passeggeri italiani aumenterà la necessità di fare scalo a Parigi, Francoforte o Londra per voli lunghi.
Leasing: Nel Progetto Fenice si dice che New Alitalia non deterrà aerei in proprietà, tutta la flotta sarà gestita in leasing. Nessuna grande compagnia lo fa. Perché questa scelta? Forse perchè Toto ( presidente di Airone) sarà il fornitore privilegiato grazie ai suoi ordini per 60 A320 e realizzerà buoni guadagni con i canoni di leasing?
Valutazione di Alitalia: La critica che venne fatta a suo tempo sull’eventuale accordo con Air France era quella che l’Alitalia sarebbe stata svenduta ai francesi. Bene vogliamo confrontare l’attuale Alitalietta con quella che sarebbe stata una delle più grandi compagnie del mondo!
Monopolio: Non dimentichiamo che con l’Accordo AirOne-Alitalia si instaura un monopolio, il che vuol dire maggiori tariffe.
Bene, riassunto quello che si poteva avere e quello che oggi invece abbiamo, AirFrance approffitando degli sconti di fine stagione rientra in Alitalia, spendeno l’essenziale. Si assicura, con una partecipazione del 25%, posizioni di rilievo sul quinto mercato aereo europeo, uno dei più redditizi, non dimenticando che dal 2013 potrà aumentare la sua partecipazione in Alitalia e costituire così un vero insieme paneuropeo integrato. Gli imprenditori CAIni, una volta che avranno guadagnato alle nostre spese, potranno vendere le loro quote e chi secondo voi le acquisterà se non una compagnia che ha già il 25% ?
Volevo quindi concludere con i ringraziamenti:
1°) Ai sindacati, che difendono gli interessi degli imprenditori; e pensare che una volta difendevano i lavoratori, certo sono proprio cambiati i tempi!
2°) A Silvio. Come titola _Les Echos _«Merci Silvio». Tu sei proprio buono, non solo pensi a noi italiani ma anche ai nostri cugini d’oltralpe.
3°) A tutti coloro che a suo tempo difesero Malpensa. Che grandi risultati che avete ottenuto! ( A proposito, cosa c’entra l’emendamento “Salva Malpensa” con il dl anticrisi? Mah..).