Lars e la ragazza tutta sua.
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Lars e la ragazza tutta sua.

Lars Lindstrom è un uomo adulto che vive in una piccola cittadina del Wisconsin perennemente fredda. Abita nel garage della casa di famiglia, occupata dal fratello e consorte, Karin (in dolce attesa). Ha un lavoro ed è autosufficiente ma non ama il contatto umano, anzi lo evita il più possibile suscitando le preoccupazioni di Karin, che non capisce il suo comportamento evasivo e la sua volontà di tenere a distanza le persone.

Tuttavia un bel giorno Lars annuncia una lieta notizia: ha una ragazza. Ma le sorprese non si fermano qui : si chiama Bianca ed è..una bambola! L’incredulità è grande così come la difficoltà nel capire come comportarsi : Lars è malato ed ha bisogno di cure oppure no? Il fratello poi teme le dicerie della gente (il paese è piccolo, le persone mormorano) di fronte ad un comportamento così stravagante e bizzarro, da pazzoide. Alla fine si deciderà per una visita dalla dottoressa (nonchè psicologa) del paese.

Questa per il momento sceglie di non prendere nessuna misura restrittiva ma solo di assecondare l’uomo. Incomincia così un lungo viaggio interiore per Lars che attraverso Bianca e la dottoressa lo aiuterà a maturare e crescere. Il paesino dal canto sua alla fine finirà per accettare Bianca, anzi a considerarla una vera e propria persona e un membro della comunità.

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Lars e la ragazza tutta sua_, per stile e regia apparentemente una pellicola indipendente da Sundance Film Festival, si rivela un prodotto meno banale di quanto possa sembrare  prima vista. Il percorso intrapreso del protagonista è espresso con serietà e profondità, tramite piccoli gesti significativi, senza scadere nella presa in giro, nella pura banalità o nella volgarità, quello che prova Lars è in fondo un amore sincero.

Sono poi mostrati tutti i limiti di una comunità piccola e chiusa in se stessa e di un uomo che per certi versi cose non è mai diventato adulto, ma semplicemente perché non ne ha avuto la possibilità. Ma anche la paura di amicizie e relazioni profonde, oggi visibile magari nel preferire amici virtuali ad amici reali (Facebook docet), sveltine a storie importanti. Avere una bambola tra i piedi d’altronde è molto più facile che stare con una persona in carne ed ossa.

Insomma la paura di aprirsi  e di rivelarsi realmente agli altri ma anche la monotonia della quotidianità e il vuoto della propria personalità coperti con sotterfugi fittizi e virtuali e un rapporto dialettico tra un individuo e a la sua comunità, con i suoi silenzi e il suo freddo, paragonabile al gelo interiore. Lars infine viene interpretato da Ryan Gosling candidato ai Golden Globe 2008.

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