Sabato notte, Nettuno, 3 giovani (di cui uno minorenne) dopo una notte passata tra alcool e droga decidono di chiudere la serata con qualcosa di diverso, da ricordare, vogliono provare una forte emozione. Alla stazione c’ è un senza tetto incontrato (e insultato) poco prima, al distributore di benzina sopraggiunge l’idea: diamo fuoco a quel debole, per divertirci.
Trovata la benzina parte la spedizione al luna park: nessuna difficoltà, il barbone è un bersaglio facile (d’altronde è più facile prendersela con una persona indifesa) e prende immediatamente fuoco, trasformandosi in una torcia umana. Le fiamme sono indomabile e i 3 fuggono via spaventati, ma senza dimenticare poco dopo di mandare messaggi goliardici ai propri amici. Questo, in breve, il racconto, secondo quanto detto dai giornali, di un’ordinaria notte di follia.
La vittima è un indiano di 35 anni senza tetto ora ricoverato all’ospedale, gli aguzzini 3 giovani per bene senza particolari problemi già individuati e arrestati. Niente razzismo, come molti credono (e/o sperano) per ridimensionare il problema, ma solo noia e vuoto interiore. Per divertirsi, nient’altro : il loro scopo è trovare un barbone, quale che sia la sua nazionalità.
Picchiare, uccidere, bruciare il più debole, questa sembra il nuovo divertimento di molti giovani italiani. Una volta c’erano i sassi dal cavalcavia, poi il vandalismo e gli stupri, galleria degli orrori ma anche dei divertimenti per una categoria inetta di nostri connazionali.
Centra poco il clima di odio in questa faccenda (che comunque certamente non aiuta) e il razzismo o la xenofobia, il marcio è posto molto più in profondità, all’interno dei nostri giovani, che vuoti e soli che cercano attraverso la droga e le emozioni forti di dare un senso, un perché (anche per pochi esaltanti minuti, ma sono incapaci di fare di più) alle loro banali vite.
Hanno tutto i giovani d’oggi (iPhone, macchine, soldi) ma probabilmente non quanto conta per vivere all’interno di una società civile: una buona educazione, la responsabilità dei propri gesti, il contatto con la realtà e valori importanti come il rispetto e la sacralità in ogni caso della persona umana. Persi questi è facile dare fuoco ad un senza tetto per divertirsi oppure stuprare chi non cede alle proprie attenzioni.
Ma oggi, ipocritamente, la gente e la società nel suo complesso, convinti del proprio buon e sano operato, continuano a stupirsi.