La follia omicida di un giovane torna a fare strage. Questa volta accade a Winnenden, località ad una ventina di km da Stoccarda, Germania.Tim Kretschmer, 17 anni, ex studente del liceo tecnico “Albertville Realschule”, entra nei locali dell’omonima scuola, uccide 10 studenti e 3 insegnanti, si allontana e si suicida (in un primo momento si parla di una sua fuga dal complesso scolastico, conclusasi tragicamente con il suicidio del ragazzo nei pressi di un parcheggio di un supermercato di Wendlingen, a 40 chilometri dal liceo).
Tutto incomincia alle 9.30 del mattino quando il giovane vestito di nero e con in braccio un fucile mitragliatore entra nei locali della scuola e apre il fuoco in direzione di 2 classi. In seguito lo stesso si toglie la vita dopo averla tolta ad altre 16 persone (3 delle quali sono passanti). Citando il mondo del cinema_ Un mattino di ordinaria follia_ per Tim Kretfchner, ragazzo normale e per bene (che detiene in casa legalmente almeno 16 armi), trasformatosi in pochi terribili attimi in un omicida senza apparente motivo.
Non è comunque la prima volta che accade un simile fatto, diventato oggi evento di cronaca quasi quotidiana. Dal lontano 24 marzo 1998 quando a Jonesboro, nell’Arkansas (USA) , due ragazzi di 11 e 13 anni fanno scattare l’allarme anti-incendio in una scuola e sparano sugli studenti mentre escono dell’edificio mirando alle ragazze e uccidendone quattro, più una professoressa, al 23 settembre 2008 in Finlandia dove uno studente di 22 anni ammazza 10 persone. Una strage planetaria che non conosce confini nazionali.
Squilibrati e giovani che penetrano il più delle volte in scuole indifese e fanno strage. Uomini e ragazzi che, o emarginati, o fragili, o folli, o in cerca di vendetta per un “torto” subito e in preda a cieca rabbia o in nome di ideologie del passato, uccidono senza pietà e senza di dimenticare, magari, di postare su YouTube il proprio lascito morale.
Con l’aiuto magari di una legislazione tenera e buonista nel rilasciare e concedere armi anche a giovani, giovanissimi e persone non idonee, della facilità con cui si viene in possesso di pistole e fucili e del comun pensiero che vede nella violenza e nella giustizia fai da te l’unica strada per risolvere le proprie faccende personali.
E così può accadere che si vada a scuola per imparare, ma il tutto a rischio della propria vita.