25 aprile, la festa di tutti gli italiani.
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25 aprile, la festa di tutti gli italiani.

Domani in tutta Italia sarà la festa della Liberazione per ricordare gli avvenimenti del lontano 25 aprile del 1945.

Sono passati ormai più di 60 anni da quella primavera densa di speranze e attese ma i suoi frutti li stiamo vivendo tutti noi ancora oggi. Nei giorni scorsi sono montate le polemiche per la decisione del premier Berlusconi di celebrare l’avvenimento partecipando per la prima volta in veste ufficiale ad una cerimonia sulla Liberazione. Ma dopo gli interventi del Capo dello Stato Giorgio Napolitano il clima politico sembra più disteso.

berlusconi

Berlusconi si recherà ad Onna, paesino abruzzese duramente colpito dal recente terremoto ma anche teatro tra il 2 e l’11 giugno 1944 di un eccidio nazista che si concluse con la morte di 17 persone. Anche il segretario del partito democratico Dario Franceschini si recherà nella stessa località (secondo il principio dove va uno accorre anche l’altro)  per poi andare a Milano alla manifestazione nazionale organizzata dall A.N.P.I.

Ma perchè tante polemiche? Probabilmente c’è ancora chi pensa che la festa del 25 aprile sia la festa esclusiva di un gruppo, di una minoranza o di un partito. In realtà domani tutti gli italiani sono chiamati a festeggiare la liberazione quale momento in cui il popolo italiano ritrovò la democrazia e la libertà dopo anni di dittatura e di oppressione (la nostra costituzione, la democrazia sono il frutto di quegli avvenimenti). Se quindi il premier ha deciso di celebrare il 25 aprile ben venga e nessuno può negarglielo come italiano e come capo del Governo.

Per una volta quindi Berlusconi sembra essere innocente con l’augurio tuttavia che lo stesso non strumentalizzi l’evento per fini personali o politici ma lo celebri per volontà personale ed istituzionale. Comunque non fa meno tristezza la decisione di qualsiasi politico di accorrere a qualche manifestazione solo per vantarsi poi del “titolo” di partecipante.

Apprezzabile anche la scelta della località, non un simbolo noto della Resistenza come ad esempio il sacrario delle Fosse Ardeatine ma una piccola città che come tante durante il secondo conflitto mondiale fu teatro della crudeltà nazista (con il sospetto tuttavia che senza il terremoto, ad Onna, non avrebbe prestato attenzione nessuno).

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Ad Imola, città Medaglia d’Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua partecipazione alla lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale (e dove avvenne l’eccidio del pozzo Becca compiuto dalla truppe nazifasciste 2 giorni prima della liberazione), si terrà in piazza Gramsci alle ore 9.30 il concerto della Banda Musicale della città e successivamente alle 10.30 interverranno il sindaco Daniela Manca, l’on. Massimo Marchignoli, il Presidente ANPI Imola Luciano Lama e Silvia Sassi, Direttivo ANPI Nazionale. In seguito un corteo condurrà alle Lapidi del Giardino San Francesco e al Monumento al Partigiano per depositare corone commemorative.

Il 29 aprile invece si terrà alle 10.30 una cerimonia commemorativa  in Piazza Matteotti sotto la lapide posta a ricordo dell’assassinio di Livia Venturini e Maria Zanotti. Infine mercoledì 13 maggio alle ore 10.30 ci sarà il deposito di una corona in via Baviera Maghinardo presso il monumento ai caduti imolesi sotto il primo bombardamento alleato della città.

Buon 25 aprile a tutti.