Febbre suina. 60 morti in Messico, nessun pericolo per ora in Italia. Che cos'è e come si trasmette?
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Febbre suina. 60 morti in Messico, nessun pericolo per ora in Italia. Che cos'è e come si trasmette?

L’influenza da suini che ha fatto registrare casi in Messico e negli Usa sembra essere in grado di trasmettersi con contagio da persona a persona, cosa insolita per questo tipo di virus. La preoccupazione dell’Oms è causata dal fatto che i maiali possono servire da incubatrice per una mutazione del virus che combini il materiale genetico dei ceppi responsabili della febbre aviaria e dell’influenza da suini, in grado di infettare direttamente l’uomo.

Ma che cos’è l’influenza suina? La “febbre suina” è un problema respiratorio tipico dei maiali causato da un tipo particolare di virus influenzale (tipo A). Episodi di questa malattia sono piuttosto frequenti tra i suini. Le persone normalmente non vengono contagiate ma un’infezione di questo tipo è comunque possibile.

Quali sono i sintomi  sulle persone? I sintomi della “febbre suina” sugli esseri umani sono simili ai sintomi di una normale influenza e includono febbre, tosse, spossamento, mal di testa, nausea e affaticamento. Molte delle persone colpite dal virus suino sono state colpite da diarrea e vomito persistenti.

Come si può essere contagiati? Il contagio può avvenire in due modi: o attraverso il contatto con suini infetti o attraverso il contatto con persone malate. Le persone affette dalla malattia sono considerate contagiose per tutto il tempo dell’influenza e fino a sette giorni dopo la completa sparizione dei sintomi.

Si può essere contagiati mangiando carne suina? No, è impossibile contrarre il virus attraverso il contatto con la carne di maiale. Mangiare carne suina debitamente trattata e cotta non crea nessunissimo problema.

I casi registarti finora: Messico Secondo l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) circa 900 casi umani di influenza da suini, di cui 60 mortali, sono stati registrati nelle ultime settimane in Messico. Il segretario alla Sanità messicana, José Cordova, ha spiegato che al momento, secondo i test di laboratorio effettuati, solo 16 delle 60 vittime di cui parla l’Oms sono state provocate con assoluta certezza dal virus. I campioni prelevati dalle altre 44 persone decedute sono ancora in fase di esame. A Città del Messico, intanto, le autorità locali hanno deciso di chiudere molti istituti scolastici per contrastare l’epidemia.

Usa Sono stati registrati una decina di casi in Texas e in California. Nei casi statunitensi il virus è stato identificato come appartenente al ceppo H1n1 e non ha provocato alcun decesso.

Italia Il sottosegretario alla salute, Ferruccio Fazio, ha reso noto che il sistema sanitario è «allertato» ma che al momento «non ci sarebbero rischi». Fazio ha comunque sottolineato che è già disponibile «un alto numero di dosi di antivirali per la popolazione, da utilizzarsi in eventuale caso di necessità». L’Italia non importa suini o carne di maiale dal Messico mentre quella arrivata dagli Usa nel 2008 è inferiore alle 100 tonnellate. Ma di fronte a questi casi sarà necessario estendere immediatamente l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza anche per la carne di maiale al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina, dopo le emergenze aviaria e mucca pazza.