Mentre al CERN viene rubata una pericola e instabile capsula contenente antimateria nella città del vaticano si riunisce il conclave per eleggere il nuovo Santo Padre. Ma una antica setta, gli Illuminati, minaccia di sabotare l’elezione e di distruggere per sempre la Chiesa Cattolica di Roma, la sua acerrima nemica.
Per salvare capre e cavoli la Città del Vaticano ingaggia il professor Robert Langdon, nonostante i burrascosi trascorsi, data la sua preparazione storica e in simbologia. Al suo fianco la scienziata italiana Vittoria Vetra, giunta nel piccolo Stato per recuperare la preziosa antimateria qui ricomparsa.
Come nel_ Codice da Vinci_ una lunga caccia al tesoro e contro il tempo porterà Langdon alla sconcertante verità finale, con lo scienziato costretto a risolvere enigmi, trovare indizi e..salvare la propria vita. Lo stesso non dovrà affrontare solo una setta la cui storia si mischia alla leggenda ma anche le diffidenze e i sospetti del Vaticano.
Come una fenice che risorge dalle proprie ceneri il nemico comune questa volta è rappresentato dagli Illuminati, storicamente una setta segreta bavarese nata nel XVIII secolo, la quale si proponeva tra l’altro di diffondere la scienza e la ragione in uno Stato, la Baviera, al tempo ancora strettamente conservatore. Tra corsi e ricorsi della Storia il conflitto tra scienza e religione, oggi ancora vivo e presente, fa la sua comparsa anche in Angeli e Demoni, ponendo così il dilemma dei limiti e dei risultati fino a quali potrà e può spingersi il progresso.
E se nel Codice da Vinci si metteva pesantemente in discussione le origini della Chiesa cattolica e ci si spingeva più a fondo nella spiritualità, in Angeli e Demoni invece il conflitto tra questi 2 mondi non assume un ruolo da protagonista ma è solo la cornice in cui si sviluppa la trama della pellicola, ricca di suspense e colpi di scena.
Sullo sfondo di una Roma turistica ma anche profondamente religiosa (e senza mancare di riprendere in bella vista le movenze della nuova Lancia Delta) Robert Langdon risulta l’uomo della provvidenza, l’unica vera mente capace di ostacolare gli illuminati, tanto da oscurare il ruolo e il peso della bella scienziata italiana, destinata a ricoprire una posizione più che altro minoritaria e di supporto.
Tom Hanks quindi troneggia e stravince sul resto del cast, dove compare, oltre all’attrice israeliana Ayelet Zurer (Vittoria Vetra) e l’attore Ewan McGregor nel ruolo del camerlengo (colui che presiede la Chiesa Cattolica durante il periodo occorrente per la nomina di un nuovo Paapa) Carlo Ventresca, il nostro Pierfrancesco Favino nel ruolo di Comandante Olivetti, un ufficiale della Polizia Vaticana.