Un Airbus 330-200 dell’Air Franceè scomparo ieri notte dagli schermi radar al largo delle coste brasiliane. L’aereo è partito alle 19 ora locale (mezzanotte in Italia) dall’aeroporto di Rio De Janeiro (destinazione Parigi, dove sarebbe dovuto atterrare alle ore 11.10 di questa mattina) ma poi se ne sono perse le tracce dopo circa 3 ore di volo. A bordo 216 passeggeri (tra cui anche 7 bambini e un neonato) e 12 membri dell’equipaggio per un totale di 228 persone.
Ormai si teme il peggio (l’aereo dovrebbe essere precipitato in mare, in pieno Oceano Atlantico) e si hanno poche speranze di trovare superstiti. Le ricerche attualmente si concentrano attorno all’isola di Fernando de Noronha, distante circa 300 km dalle coste brasiliane.
E’ stata confermata la presenza di alcuni connazionali imbarcati sul volo Af 447, almeno 3 italiani del Trentino, ma si teme un bilancio ben più pesante in attese di conferme ufficiali.
Quali le cause di una simile tragedia? Escluso un atto di terrorismo, le origini del disastro sarebbero da ricercare in un guasto dell’apparecchio unito alle difficili condizioni meteorologiche.
Alle 4.14 del mattino (ora italiana) infatti il pilota dell’aereo avrebbe comunicato di aver attraversato una “zona burrascosa con forti turbolenze” e subito dopo è stato ricevuto l’ultimo messaggio automatico dall’aeromobile, indicante un’avaria elettrica. Anche un fulmine è stato indicato come possibile causa della tragedia.
In zona comunque le condizioni meteo non erano delle migliori, con perturbazioni tropicali molti forti. In ogni caso si dovrà accertare come mai un aereo, in teoria idoneo anche a volare in condizioni difficili, sia, come purtroppo si suppone, precipitato.