Ormai è ufficiale. È rottura completa tra i team della Fota e la Fia. Le principali scuderie della Formula Uno, al termine dell’incontro di ieri sera nel quartier generale della Renault di Enstone, vicino a Silverstone, si sono detti pronti a “incominciare la preparazione di un nuovo campionato”.
La Ferrari, sempre presente nel Mondiale dalla sua nascita, nel 1950, guida il gruppo dei team ribelli, di cui fanno parte anche gli attuali dominatori della stagione, la BrawnGP, e poi McLaren, Renault, Toyota, BMW Sauber, Red Bull Racing e Toro Rosso. Al momento, le uniche squadre attualmente in gara nel Mondiale che parteciperebbero alla stagione 2010 della Fia sarebbero Williams e Force India.
Il nuovo campionato, si legge nella nota della Fota, avrà “una governance trasparente, un regolamento unico, incoraggerà l’ingresso di nuovi partecipanti e ascolterà i desideri dei tifosi, offrendo ovunque prezzi più bassi per tutti gli spettatori in tutto il mondo, dei partner e di tutte le parti interessate”. In questo nuovo campionato, assicurano gli otto team della Fota, saranno presenti “i migliori piloti, marchi, sponsor, organizzatori e società storicamente legate al più alto livello dello sport automobilistico”.
Immediata la reazione della Fia che annuncia cause legali contro tutti i team di F1. “Gli avvocati della Fia hanno esaminato la minaccia della Fota di avviare un campionato alternativo - si legge in una nota della Fia - le azioni della Fota come insieme e della Ferrari in particolare costituiscono gravi violazioni di legge compresa l’interferenza volontaria in relazioni contrattuali, la diretta interruzione da parte della Ferrari di obblighi legali e una grave violazione in materia di diritto relativo alla tutela della concorrenza”.
Così allo stato attuale delle cose il prossimo anno potrebbero disputarsi due campionati, uno organizzato dalla Fia uno dalla Fota. Tutto questo trambusto sta facendo venire “una pazza idea” agli appassionati delle quattro ruote del Santerno: “ E se tornasse la Formula 1 a Imola? “
In realtà la Formula 1 non è mai stata nei progetti di Formula Imola nè quando alla guida c’era Cimatti con la sua Norman 95 nè ora che a rimettere i conti a posto c’è finito Umberto Selvatico Estense per conto di Motor Sport Eventi.
Con le regole attuali poste dalla Fia i costi per i circuiti sono enormi e il ritorno economico in termini di diritti televisivi e partecipazione del pubblico è tutt’altro che positivo, basti pensare alle tribune semivuote dell’ultimo Gran Premio di Instanbul.
Tuttavia se la Fota cambiasse le regole e soprattutto fosse disposta a cambiare anche le modalità di rapporto con le singole società che gestiscono i circuiti, rivedere le Ferrari affrontare la Rivazza e la Tosa potrebbe essere non soltanto un sogno.