Sequel del record d’incassi dedicato all’omonimo brand dei robottoni della Hasbro, “Transformers - La vendetta del caduto” riporta nuovamente sul grande schermo Sam, Mikaela e qualche migliaio di tonnellate di acciaio semovente ad animare le epiche battaglie tra i buoni Autobots ed i perfidi Decepticons.
Mooore of the same
Ad Hollywood, quando un film diventa un blockbuster- cioè fa fare tanti soldini ai suoi produttori - è inevitabile che si continui a sfornare sequel (o prequel) espandendo la storia che aveva tanto appassionato il pubblico, sfruttando la scia del successo.
“More of the same”, di più dello stesso insomma, ed è proprio questo quello che fa, in proporzioni dissimili da quelle del predecessore, il nuovo film di Micheal Bay.
Ritroviamo quindi l’impacciato Sam (Shia LaBeouf) che cerca di vivere una vita normale con la propria ragazza, la bellissima bomba-sexy Mikaela (Megan Fox) - di cui mi sarò innamorato una decina di volte durante il film - in procinto di partire per il college, Sam trova una scheggia dell’AllSpark(il cubo oggetto del desiderio di Autobots e Decepticon della prima pellicola) e toccandola scatena una serie disastrosa di eventi.
Mentre gli Autobots lavorano a braccetto col governo degli Stati Uniti per mettere fine alla minaccia dei Decepticons, annientando ogni robottone nemico sulla faccia della terra, Megatron, nemesi di Optimus Prime - leader degli Autobots, viene riportato in vita per adempiere al proprio compito: uccidere l’ultimo Prime (Optimus per l’appunto) e consentire a The Fallen (il caduto del titolo del film) di tornare sulla terra ed ottenere la propria vendetta.
Qui Optimus Prime
Che dire, film fracassone e dalla trama veramente risicata, a risentirne maggiormente sono i personaggi principali che sembrano mossi da un burattinaio piuttosto che da un consolidato plot, sballottati qua e là per il mondo alla ricerca di un non ben determinato obiettivo alla cui soluzione sono arrivati dopo nemmeno 10 secondi di ragionamento: ok essere perspicaci, ma questo rasenta il ridicolo!
Come dicevo prima, questo sequel tenta di ricreare la fortunata miscela di azione, sentimenti e risate che aveva caratterizzato il primo capitolo, fallendo nella calibrazione degli ultimi due: se da un lato la relazione tra Sam e Mikaela è posticcia e in molti frangenti forzata, sono veramente poche le volte in cui i personaggi strappano un autentico sorriso, vuoi per l’assurdità dei loro comportamenti o per l’incoerenza di certe scene, la maggior parte degli sketch mancano della spontaneità tipica dell’avventura precedente.__ __
Certo non sconsiglio di andarlo a vedere, ammetto che sia un po’ troppo lungo - 150 minuti sono veramente tanti per una storia così lineare - ma se si cerca di passare una serata tra azione(moooolta), belle ragazze (credo che sia il film dove viene pronunciata più spesso la parola “gnocca”) e qualche risata è il film adatto, non mancando di far felici gli appassionati degli scontri tra robottoni, dato che ad ogni piè sospinto i cari ammassi di ferraglia se le suonano di santa ragione.