Sull’isola di Pasqua oltre alle note teste giganti di pietra con volti umani vi è una preziosa risorsa/sostanza nascosta nel terreno, la rapamicina. Questa, utilizzata su alcuni topi da laboratorio, ha allungato le loro normali aspettative di vita del 38%.
La rapamicina tuttavia non è una scoperta recente (risale infatti agli anni 70) e viene già usata in medicina per svariati scopi (ad es nel trapianto di organi per scongiurare il rigetto nei trapiantati). Ma partendo da quest’ultimo risultato si aprono nuove aspettative e si spera un giorno di poterla utilizzare sull’uomo con buoni risultati.
E così nascosta in quest’isola collinare sperduta e disabitata, in mezzo all’oceano pacifico, si potrebbe trovare quella che fino ad oggi era nient’altro che una leggenda, buona magari per un fumetto o un film : la fonte della giovinezza.
Ma se gli uomini potrebbero allungare la loro vita di almeno 10 anni grazie alla rapamicina, questa sostanza nasconde tuttavia un lato nascosto e meno interessante rappresentato dalla capacità di indebolire il sistema immunitario. Insomma persone più giovani ma anche più esposte alle malattie.
Quando anche questo problema verrà superato la rapamicina, affermano gli scienziati, potrà essere utilizzata con successo sull’uomo per terapie anti-invecchiamento per rallentare il relativo processo. E in quel momento l’idea dell’immortalità sarà un pò meno lontana.