Il 14 luglio centinaia di blog, tra cui il nostro, e siti italiani aderiranno alla giornata di “rumoroso silenzio” della Rete contro le norme del Decreto Alfano sulle intercettazioni che vanno a colpire anche il Web.
Il ddl Alfano oltre a tagliare le gambe a qualsiasi forma di inchiesta giornalistica mette il bavaglio a tutto il web estendendo il ridicolo obbligo di rettifica che già interessa giornali e televisioni a chi blogga, chi twitta, chi immette contenuti nei siti di condivisione e via dicendo.
Non dar corso entro 48 ore dall’eventuale richiesta di rettifica potrà costare molto caro a blogger, gestori di newsgroup, piattaforme di condivisione di contenuti e a chiunque possa rientrare nella vaga, generica e assai poco significativa definizione di “gestore di sito informatico”: la disposizione di legge, infatti, prevede, in tal caso, una sanzione da 15 a 25 milioni di vecchie lire.
L’iniziativa, è stata organizzata dal docente Guido Scorza, dal giornalista-blogger Enzo Di Frenna e partita dal blog Piovonorane. L’appuntamento del 14 luglio è fissato per le 19 in Piazza Navona anziché dell’adiacente Piazza Paquino (simbolo della libertà di informazione) così come originariamente stabilito, e chi deciderà di andare è invitato a portare con se un bavaglio. In questi giorni si è dibattuto se il silenzio fosse lo strumento di protesta giusto o se invece sarebbe stato più opportuno pubblicare tutti uno stesso post.
Io approvo il silenzio, in quanto a volte è più assordante di qualsiasi altra cosa. Parlare di informazione in Italia significa parlare di qualcosa che non esiste, di qualcosa schiava di politica, banche e poteri vari. Internet rappresenta l’unica arma a nostra disposizione per salvare la nostra sete di conoscenza. Basta vedere quello che sta succedendo in questi giorni in Iran dove solo i blogger riescono a far sapere cosa sta succedendo nel loro paese.
Il 14 luglio anche l’ATOMO DEL MALE aderirà allo sciopero perchè come ci disse una volta un vecchietto in centro a Imola vogliamo continuare a ragionare con la nostra mente indipendentemente.