Non è certo la prima volta che sulle pagine digitali dell’Atomo del Male si parla dell’Influenza A/H1N1 (vedi Febbre suina. 60 morti in Messico, nessun pericolo per ora in Italia. Che cos’è e come si trasmette? e Febbre suina, il grande inganno delle aziende farmaceutiche?).
Benché sia praticamente Agosto, faccia un caldo desertico e la gente pensi solo ad andare in vacanza per staccare un attimo la spina da impegni, lavoro e stress, giornali e tv continuano a puntare l’occhio di bue sul ritorno imminente della febbre suina!
Influenzavirus A
Ogni anno cambia, ci cinge con suo caldo abbraccio, facendoci passare a letto 3-4 notti di pura passione: una bella svedesona venuta a svernare nel Bel Paese?! NO! L’influenza!
Chi non conosce l’influenza? Chi non è mai rimasto inchiodato a letto con dolori alle ossa, mal di testa e tosse? Bene, confido che ognuno di voi abbia provato l’ebbrezza di un contagio da influenza e di conseguenza sia venuto a contatto con (rullo di tamburi) l’influenzavirus!!!
Dove sapere che al simpatico parassita piace mascherarsi ed è per questo che, benché il nostro sistema immunitario sia preparato per sostenere e respingere i virus “presi” l’anno precedente, si trovi invece completamente inerme davanti ai camuffamenti dei nuovi virus in circolazione; il sistema immunitario non sa come difendersi, noi ci becchiamo l’influenza.
Fin qui tutto nella norma, se l’influenzavirus non cambiasse (geneticamente) ogni anno, si sarebbe già estinto da milioni di anni - con nostra somma letizia - debellato dai nostri sistemi immunitari. Al contrario cambia di volta in volta, contagia altre specie oltre a quella umana e, ritornando all’uomo, diventa ancora più offensivo.
Forse non tutti sanno che i virus influenzali non sono tutti uguali, e che sono distinguibili in 3 famiglie (o tipi): A, B e C. Mentre gli ultimi due non destano preoccupazione per il basso grado di mutabilità e propagazione, il tipo A è il patogeno più violento che causa i sintomi peggiori.
Dei virus A si conoscono vari sottotipi, denominati HxNy (con x da 1 a 16 e y da 1 a 9) in funzione delle glicoproteine che caratterizzano la loro superficie. Due delle più violete e recenti influenze che hanno colpito la popolazione mondiale sono state l’H3N2 (conosciuta come “asiatica” del ‘57/’58) e la terribile “spagnola” (N1H1) di inizio secolo scorso.
In questi casi è sempre stato il passaggio dagli animali all’uomo del virus che ne ha generato una variante più potente. Chi non ricorda gli allarmismi e le conseguenze sul mercato del pollame dovuti al virus H5N1 - la nostrana aviaria?
Pandemia virale o mediatica?
Dopo la lezione di patologia spicciola di sopra, possiamo tornare all’influenza di cui tanto sentiamo parlare in questi giorni.
Come avrete capito, il nome “febbre suina” è stato affibbiato al ceppo virale proprio per la sua origine “porcina” - che per altro attacca con una certa regolarità le difese immunitarie dei maiali.
Il problema è nato col passaggio dal suino all’uomo : un virus appartenente al ceppo suino (di tipo A) ha contagiato degli esseri umani che poi sono diventati vettori dell’infezione da uomo a uomo.
Come già accaduto per altre patologie potenzialmente pandemiche, si è subito corsi ai ripari, cercando un vaccino per il virus.
In Italia il governo sta preparando una delle più grandi vaccinazioni di massa che il paese ricordi, prevedendo di vaccinare il 40% della popolazione - sempre meno di altri paesi più allarmisti come Gran Bretagna o Francia con una previsione del 70% o addirittura del 100% di vaccini.
Su scala mondiale si prevede la vaccinazione di 300-600 milioni di persone - con grande gioia delle case farmaceutiche che producono il vaccino.
Tornando nel nostro piccolo, la vaccinazione non sarà obbligatoria, ma solo consigliata e soprattutto gratuita presso le ASL di competenza.
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha affermato:
_In Italia l'aumento di casi di nuova influenza A infatti è previsto, ma non desta particolare preoccupazione. **Questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera dell'influenza stagionale**. Inoltre è disponibile una rete di servizi di sanità pubblica in grado di condurre tempestive indagini sui casi sospetti e confermati, e per la ricerca dei contatti [...]._
_E' stata rafforzata la rete di sorveglianza epidemiologica dell'influenza, la rete **[Influnet](http://www.iss.it/iflu/)**, per permettere la raccolta di informazioni e campioni virali, ai fini di un tempestivo riconoscimento dei casi di influenza e per la conseguente adozione di misure di sanità pubblica._
_[...] Sono state allertate, attraverso le Regioni, le strutture di ricovero in generale, e quelle specifiche per malattie infettive in particolare. Per essere pronte a gestire casi sospetti di influenza da nuovo virus. **Ogni allarmismo sulla nuova influenza è ingiustificato**, si deve mantenere alta la guardia nel monitoraggio, ma contemporaneamente mantenere una corretta lettura di ciò che sta accadendo._
Quindi non preoccupatevi troppo dell’influenza suina, rimanete informati e - solo se volete - andate a vaccinarvi senza nessun timore.