Imola, 5:30
strano che mi sia svegliato a quell’ora, soprattutto considerando che sono andato a letto appena 3 ore prima: sia chiaro, non è che non mi sia mai successo di svegliarmi presto la mattina, di girarmi dall’altra parte e continuare a ronfare - giustamente - fino a tardi, ma questo volta una strana sensazione mi ha conficcato un’odiosa pulce nell’orecchio che, malgrado i miei sonnecchianti sforzi per reprimerla, è tornata a fare capolino tra i miei pensieri del dormiveglia,riuscendo a svegliarmi del tutto ed a portarmi lontano dal comodo giaciglio della mia camera.
Con gli occhi assonnati di uno che ha passato la nottata precedente in cerca di “stelle cadenti”, controllo la camera intorno a me, è buio - normale data l’ora e la situazione - troppo buio però, niente led rassicuranti delle tante diavolerie elettroniche che affollano la mia camera e nemmeno la sveglia sembra aver voglia di svegliarsi: le domando che ora è, lei mi risponde con uno scuro “no-comment”.
Per fortuna il cellulare è un po’ meno scontroso e mi dice che sono le 5:50, mi frullano in testa tanti pensieri - tornare a letto no, vero? - ma alla fine mi rendo conto che deve essere saltata la corrente e decido di farmi strada verso la centralina per ripristinarla, oltre alle normali luci di casa penso a freezer e frigo ed alla roba che potrebbe andare a male senza l’alimentazione.
Arrivato al quadro elettrico mi accorgo fin troppo facilmente che tutti gli interruttori sono attivati: il problema non è nella centralina, deve essere un black-out!
Apro la finestra, passo in rassegna case ed esercizi pubblici, non un’insegna, non una luce, neanche i cari vecchi lampioni sembrano aver voglia di lavorare in questo scuro giovedì mattina.
Prendo un attimo per guardarmi intorno ma mentre faccio questo - ormai è passata mezz’ora dal mio risveglio - sento allarmi attivarsi in lontananza che si fanno strada verso di me, i lampioni tornano a risplendere e le insegne colorate a fare capolino sulle vie del centro :la corrente sta tornando a scorrere nelle assetate arterie elettriche della città.
Black-out
Quello che avete appena letto è la personalissima esperienza di “black-out di Agosto” del sottoscritto - niente di che, oltre la prosa volutamente romanzata - ma non è nulla di allarmante: HERA - l’azienda multi-utility di Imola - l’aveva preannunciato, nei giorni del 13-14-15 Agosto avrebbe effettuato delle prove “ad isola” sulla città di Imola in modo da testare la copertura energetica della città garantita dalla nuova centrale in via Casalegno.
Come annunciato, questa è stata la prima di altre prove che verranno eseguite nei 3 giorni di vacanza dal 13 al 15 di Agosto dalle 5 alle 7:30.
Mi chiedo se il black-out di stamane sia stata una prova “con cognizione di causa” o un test malriuscito di copertura e tenuta della fornitura della centrale a Turbogas in caso di black-out nazionale: per saperlo dovremo attendere il responso di Hera che sicuramente si paleserà nei giornali i prossimi giorni.
Intanto alcuni disagi - sveglia anticipata del sottoscritto a parte - sono stati preannunciati dalla Confesercenti di Imola che nei giorni scorsi aveva chiesto ad HERA di sospendere le prove in quanto esercizi e cittadini avrebbero potuto subire gravi danni a causa del black-out elettrico: molte famiglie sono fuori città per le vacanze, come anche i proprietari degli esercizi commerciali, nel caso “saltassero” i loro contatori, gli apparecchi elettrici (sistemi d’allarme, frigo e freezer in primis) che hanno bisogno di rimanere sempre accesi rimarrebbero senza corrente, decretando un danno economico e pratico non indifferente agli ignari vacanzieri.
Del resto HERA l’aveva anticipato nei giorni scorsi, consigliando “Ai nostri clienti che si trovassero fuori città consigliamo di staccare la spina di tutte le apparecchiature elettriche non necessarie: operazione che eliminerà l’eventualità di uno scatto dell’interruttore di alimentazione abbinato al contatore” - uomo avvisato…