Accusa (e rivela?) il quotidiano inglese Times : i soldati italiani in Afghanistan hanno pagato i talebani per evitare attacchi alla base militare di Surobi, lontana 65 km da Kabul. A pagarne le conseguenze 10 soldati francesi, vittime poco tempo dopo di un attacco terroristico che è costato loro la vita.
I francesi infatti, subentrati nella base agli italiani, ignorando le “mazzette” versate ai talebani e osservando la tranquillità dell’area avrebbero preso minori misure di sicurezza e minori precauzioni, andando così incontro più facilmente all’attacco terroristico e alla morte.
Il Times sostiene di aver ricevuto tali informazioni da fonti militari occidentali e nonostante le smentite di Palazzo Chigi ha rilanciato la notizia : i pagamenti non si limiterebbero solo a Surobi, ma a tutto il territorio afghano. Inoltre gli stessi americani sarebbero venuti a conoscenza di questa pratica, lamentandosi, tramite il loro ambasciatore in Italia, con lo stesso governo italiano.
Immediata la smentita e la replica di Palazzo Chigi : non è stato mai autorizzato nè consentito alcun versamento di somme di denaro a favore delle truppe talebane e a riprova di ciò le truppe italiane hanno subito numerosi attacchi nel distretto di Surobi, subendo la perdita anche di un loro commilitone. Infine l’ambasciatore americano non ha mai inoltrato alcuna lamentela in proposito.
Un alto funzionario afghano afferma però che la pratica sia assai diffusa fra le truppe Nato (compresi quindi gli italiani) ma che non coinvolga le truppe americane e britanniche. Una soffiata che, qualora venga confermata, getta una sinistra ombra sulla reale situazione in Afghanistan e sui rapporti di forza fra le truppe della Nato e i ribelli talebani.