Manca ormai un mese al Natale, tradizionale festa del mondo occidentale cristiano. In Italia si preparano luci, addobbi e festeggiamenti. Ma non per tutti…
Coccaglio, Brescia, amministrazione di centrodestra. Fino al 25 dicembre scatta l’operazione White Christmas, Bianco Natale (nome di per se già infelice) : i vigili urbani dovranno recarsi a casa degli extracomunitari con il permesso di soggiorno scaduto e controllarne il rinnovo. In caso contrario verrà revocata d’ufficio la residenza e quest’ultimi dovranno andarsene (dove non si sa, tanto per creare altri problemi anche di ordine pubblico), festeggiando il Natale da qualche altra parte (e infestando così qualche altro comune).
Comuni controlli si dirà, altro che razzismo. Ma se si tratta di comuni controlli per combattere criminalità e degrado e per far rispettare la legge perchè chiamare l’operazione con un tale nome e non con un altro tipo “operazione legalità”?
Si dirà che il colore bianco fa riferimento alla neve e al passaggio innevato tipico del periodo natalizio ma a dir la verità non è affatto così scontato tale paesaggio il giorno di Natale (nevica forse ogni anno nel periodo natalizio?). Il pensiero che si faccia riferimento ad altro è più che plausibile, alla luce anche di dichiarazioni rilasciate da esponenti della stessa amministrazione che si propongono di iniziare a “fare pulizia”.
Se così fosse, una bella dimostrazione di lungimiranza, di acutezza e di integrazione. Non appagati di tutto ciò, in nome di una prassi in voga ormai da tempo, il tutto viene giustificato sulla base di un’altra secolare tradizione italica, il Natale. Peccato che lo stesso non si celebri solo nel nostro paese e solo dagli italiani…
E i credenti cosa dovrebbero dire? Una festa che, invece di ricordare i valori dell’accoglienza e dell’altruismo, viene usata come squallido pretesto per cacciare i clandestini. Dov’è la carità? Il cristianesimo può essere usato e strumentalizzato per emarginare il prossimo? Se proprio lo si vuole fare almeno si lasci in pace il Natale.