Brothers. Trama e Recensione.
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Brothers. Trama e Recensione.

Sceneggiato da David Benioff, Brothers è un remake del danese Non desiderare la donna d’altri (in originale Brødre).

Brothers racconta l’avvincente storia di due fratelli: Sam Cahill (Tobey Maguire) e Tommy Cahill (Jake Gyllenhaal), che rappresentano due personalità opposte. Sam è un marine in procinto di partire per la sua quarta missione, è un affidabile padre di famiglia sposato con la fiamma del liceo, Grace (Natalie Portman), con cui ha avuto due bimbe. Tommy è fratello minore sbandato appena uscito di prigione, la pecora nera della famiglia, quello che non ha mai incontrato l’approvazione del padre (Sam Shepard), un reduce del vietnam che ha sempre dimostrato maggiore affetto per Sam.

Inviato in Afghanistan, Sam viene considerato morto. A casa, la famiglia Cahill deve improvvisamente affrontare un vuoto scioccante, e Tommy cerca di sostituire il fratello facendosi carico di nuove responsabilità per sé, Grace, e le bambine. Tommy subirà una sorta di metamorfosi cambiando radicalmente il suo modo di porsi sino a prendere il posto del fratello al fianco di Grace e delle figlie, l’inizio forse di una nuova vita per lui.

Ma Sam è vivo: insieme ad un commilitone è stato catturato dai combattenti talebani. Quando Sam inaspettatamente ritorna negli Stati Uniti, estremamente traumatizzato dai giorni di prigionia, diventa scostante e sempre più sospettoso nei confronti del nuovo legame che unisce il fratello alla moglie.

Perchè se Tommy cambiando si è avvicinato al modus vivendi del fratello, Sam ha fatto il contrario, esplorando sino in fondo il lato oscuro della guerra che ne ha minato anima e personalità, trasformandolo in un uomo completamente diverso dall’amorevole padre e marito partito tempo fa.

Il film del regista Sheridan vuol prendere di petto la questione afghana sdoppiandola in un tradizionale campo/controcampo tra mura domestiche e scenari bellici mostrando il modo in cui ciascuno dei personaggi “reagisce” alla brutalità della guerra privilegiando una lettura a metà tra il politico e lo psicologico.