Una strana presenza.Katie e Micah sono una giovane coppia che vive in una bella casa nella periferia di** San Diego**, California. Fin qui nulla di strano. Tuttavia avvertono strani rumori, trovano i loro oggetti in luoghi diversi da quelli in cui li avevano lasciati mentre le luci dell’abitazione si accendono e si spengono senza motivo.
I 2 ben presto si convincono che la casa sia infestata da una strana presenza e decidono di comprare una videocamera per documentare il tutto e magari risolvere la fastidiosa vicenda.
Evviva la videocamera.
La presenza della videocamera tuttavia sembra peggiorare le cose, provocando un’intensificazione dei fenomeni paranormali. Questi diventano per i 2 una vera e propria ossessione, rendendo le loro vite sempre più difficili ed insostenibili.
E di notte, quando Katie e Micah dormono e la telecamera riprende silenziosa la camera da letto il terrore è pronto ad entrare in scena.
(Para)Normal Activity.
In un’oretta circa di visione di fenomeni paranormali se ne vedono ben pochi, lasciando spazio alla giovane coppia e alle sue vicissitudine. Davanti alla videocamera va in scena pian un piano un incubo sempre più terrificante, una personale discesa all’inferno di 2 giovani ragazzi lasciati soli di fronte all’ignoto.
Paranormal Activity nè spaventa nè innova (da Cloverfield alla saga di_ Rec_ la ripresa in soggettiva non è più una novità) ma comunque ha il merito di mostrare le reazioni e i sentimenti di due persone comuni, offrendoli alla spettatore grazie all’occhio neutrale della telecamera, una sorta di grande buco della serratura a disposizione del mondo esterno.
Aspettative deluse.
Cosa dire di Paranormal Activity? Cosa ne rimane all’uscita del cinema? Purtroppo ben poco, niente insonnia nè incubi terrificanti (crisi di panico? ma dove!!), al massimo qualche dubbio. La pellicola appare eccessivamente lenta, pronta ad animarsi soltanto nel finale.
Con il basso budget a disposizione forse non bisognava aspettarsi miracoli, in ogni caso qualche buon risultato è stato raggiunto : un buon crescendo di spavento e terrore capace di coinvolgere lo spettatore (e farlo morire dalla paura o dalle risate) e una pellicola che, seppur basata su semplici e banali elementi (una casa e una giovane coppia), sbanca il botteghino.
15.000 dollari e un buon passaparola.
Quali quindi le ragioni di un simile successo? Come si è passati da 15.000 a milioni di dollari? Forse grazie a 3 semplici elementi : tanta curiosità e attesa, un impetuoso passaparola e una sapiente campagna pubblicitaria e promozionale. Tanto basta per creare dal nulla una pellicola “sbanca botteghini”.
3 finali e in futuro un sequel?
Quello che si vede al cinema non è il finale originale di Paranormal Activity, scelto dallo stesso regista Oren Peli. Questa versione, più adatta al pubblico cinematografico, sarebbe stata in realtà suggerita da Spielberg per rendere il film più accattivante e garantire in futuro un sequel. In realtà vi sono 3 ben differenti conclusioni della pellicola e queste probabilmente verranno incluse nel dvd. Al pubblico la scelta della più terrificante.