Lo scorso week end in Italia si sono registrati numerosi incidenti in montagna dovuti a delle valanghe che hanno provocato almeno 8 morti.
Per far fronte all’emergenza e cercare di evitare nuove sciagure il governo ha presentato un emendamento al decreto legge emergenze che prevede il carcere per chi provoca una valanga con vittime e 5.000 euro di multa per chi ignora le indicazioni di pericolo del bollettino valanghe o scia fuori pista.
Molti tuttavia hanno criticato la misura, ritenendola inefficace senza un’adeguata campagna di prevenzione ed educazione al rispetto della montagna. Ma si richiede anche una specifica competenza e e responsabilità in chi affronta, in questa stagione, i manti nevosi e i ghiacci delle nostre cime.
Vi possono essere comunque alcuni consigli utili per chi vuole intraprendere un’escursione in questo periodo dell’anno. Innanzitutto preparare il percorso a casa (no alle improvvisazioni) e lasciare detto (o avvisare) dove si intende andare. In secondo luogo consultare i bollettini neve e valanghe e munirsi di un adeguata attrezzatura(come una pala, una sonda e gli ARVA cioè Apparecchi di Ricerca in Valanga) e utilizzarla secondo dovere.
Infine è consigliato muoversi in piccoli gruppi (non più di 3 o 4 persone) lasciando almeno 50 metri tra una persona e l’altra e affrontare pendii con un’inclinazione inferiore ai 30 gradi.
Consigli che all’apparenza possono sembrare stupidi o inutili ma che possono in realtà salvare la vita.